Stampa e Palazzo: Zelensky alle Camere, standing ovation e assenze


AGI – L’intervento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky in video collegamento con il Parlamento italiano riunito in seduta congiunta e le polemiche per le assenze e i distinguo da M5s e Lega dominano le pagine di politica dei giornali italiani oggi in edicola.

Tra le altre notizie, il passo in avanti di Matteo Salvini, che annuncia di voler presentare una lista ‘Prima l’Italia’ alle prossime Amministrative in Sicilia. Nelle intenzioni del leghista si tratta di ‘laboratorio’ per la creazione di una federazione di centrodestra, ma la proposta irrita gli alleati di Forza Italia e FdI.

Corriere della Sera

Zelensky all’Italia: aiutateci. “Immaginate Genova come Mariupol”. Draghi: voi nella Ue, sostegno anche militare. Ovazioni e conta degli assenti. Salvini applaude, poi spiega: “In difficoltà per le armi”. Federazione, Salvini ci riprova. È gelo. Il capo leghista lancia lista ‘Prima l’Italia’ in vista del voto in Sicilia. La frenata di Forza Italia: presenteremo una nostra lista. Armi dall’Italia alla Colombia, indagine della Procura di Napoli, accertamenti dopo l’esposto su un broker pugliese. Nel caso coinvolto l’ex premier D’Alema. – LA REPUBBLICA: “L’Ucraina è l’Europa”. Zelensky alle Camere: “Immaginate Genova distrutta come Mariupol, per il Papa difenderci è legittimo”. Il Vaticano non esclude una missione a Kiev. Draghi “Entrerete nella Ue”, il premier valuta l’invio di altre armi e soldati. Più di 300 deputati e senatori assenti. Petrocelli: “M5s esca dal governo”. Spese per la difesa, il fronte del no. Lega e M5s tentano il blitz al Senato. Intervista a Enrico Letta: “Zelensky ha cambiato la storia. Gravi i vuoti in Aula, in Italia troppi filo Putin”. Salvini lancia la federazione alle urne. Ira FdI, a rischio le alleanze per il 2023. La fuga in avanti del leader del Carroccio in vista del voto in Sicilia: un patto con i moderati sotto il nome di ‘Prima l’Italia’ ma FI lo gela.

La Stampa

“Immaginate se Genova fosse Mariupol” standing ovation per Zelensky. Draghi: “Vi vogliamo nella Ue, pronti a darvi le armi”. Lo scudo del premier: il capo del governo vuole inserire l’aumento delle spese militari già nel prossimo Def. I timori della Difesa sulle forniture. Il nostro Paese punta su un fondo Ue per i profughi. Spese militari strappo M5s. Salvini “Armi? Voto pace”. E Letta: troppi filo-putinisti. Intervista a Matteo Renzi “La reazione a Mosca va calibrata, nessuno scherzi con l’atomica”.  

Il Messaggero

Mano tesa all’Ucraina. Zelensky in video alla Camera: “Mariupol come Genova, immaginatela distrutta”. Draghi “Resistenza eroica, manderemo aiuti militari”. Tanti assenti (un centinaio), Conte “Petrocelli via M5s”. Intervista a Roberto Cingolani: “Il blocco del gas russo oggi non sarebbe un problema”. FdI in testa nei sondaggi ma Meloni attacca: la tv ci snobba. – IL GIORNALE: Schiaffo di Draghi a Putin. Dopo il discorso di Zelensky al Parlamento il premier rilancia “Ucraina nella Ue, aiutiamo anche con le armi”. Il caso dei banchi vuoti dei grillini. Scoppia la rivolta sul caso Petrocelli. Tra i 5 stelle la tregua resta un sogno, Conte come Putin: bombarda Di Maio.

Libero

Zelensky ci parla, la politica si spacca. Un deputato su tre diserta l’intervento. M5s e Lega: aiuti si’, armi no. Il premier vuole Kiev nell’Ue. Ed è scontro sui profughi. Rispunta l’asse gialloverde contro il si’ agli armamenti. I tg oscurano la Meloni.

Il Fatto Quotidiano

Zelensky fa la colomba e Draghi diventa un falco. A Camere riunite il presidente ucraino non cita Resistenza nè no fly zone nè armi. Il premier: “Ne invierò altre”. Il Papa è pronto a mediare. Intervista a Laura Boldrini: “Sbagliato inviare armi, si rischia solo l’escalation”.

La Verità

Il Papa adesso fa sul serio e Zelensky cambia registro. Bergoglio lo chiama prima del suo intervento al Parlamento italiano: “Farò di tutto per fermare questa guerra”. Il presidente ucraino abbassa i toni: non chiede nè armi nè fly zone. Paradossalmente, più da falco la replica di Draghi. Gazzarra per il forfait di Petrocelli. Il grillino molla il governo. Per Conte è fuori, i partiti “Si dimetta”, ma lui rimane in commissione Esteri. Gaffe delle piddine sul nastro rosso per le ucraine. Covid, Conte confessa: ci ha mentito sul Covid. Dopo due anni per difendersi dalle accuse sulla spedizione russa gli scappa la verità. Non è vero, come aveva proclamato, che l’Italia era prontissima: “Non avevamo mascherine e ventilatori. E neppure un protocollo”.

Source: agi