Spagna: moglie Sanchez in tribunale, accusata traffico influenze


C’era grande attesa questa mattina di fronte al tribunale di Madrid, in Plaza de Castilla, per l’interrogatorio e la probabile formalizzazione dell’incriminazione di Begona Gomez, moglie del presidente del Governo, Pedro Sanchez, accusata di traffico d’influenza in relazione a diversi contratti aggiudicati all’imprenditore Juan Carlos Barrabes.
Vestito di nero, è entrata in auto nella sede del tribunale attraverso il garage, come concordato ieri il presidente del tribunale su richiesta della Presidenza del Governo per garantire la sua sicurezza.
Già alle 8,30 del mattino c’erano decine di giornalisti appostati davanti all’ingresso del garage, mentre dall’altro lato della strada attendeva un gruppo di persone radunate con bandiere spagnole e uno striscione con scritto “Pedro Sanchez in prigione.”
Una decina di furgoni delle Unità di intervento della polizia e di quelle antisommossa sono schierate intorno al tribunale dopo che è stata annullata una manifestazione contro l’esecutivo la cui autorizzazione è stata richiesta fuori termine.
Il giudice Juan Carlos Peinado indaga su un caso sulla base di una denuncia del sedicente sindacato Manos Cleans in relazione a una serie di affidamenti concessi all’imprenditore Barrabes, professore di un master di cui lei è co-direttrice.
Alla sua denuncia si è aggiunta quella dell’associazione ultracattolica Hazte Oir, anch’essa per traffico d’influenza, in cui si chiede di indagare sulla possibilità che Gomez abbia approfittato dei suoi rapporti con il premier per “allacciare rapporti commerciali e professionali con diverse aziende e entità” o se hanno offerto o esercitato influenza nella “concessione di sovvenzioni e aiuti pubblici”. Vox ha denunciato anche la presunta appropriazione di software per il master della cattedra dell’Università Complutense di Madrid e accertamenti riguardano il salvataggio della compagnia Air Europa da parte del governo nel 2020. (AGI)