“I dati di 1.900 persone scomparse – ha spiegato il ministro dell’Interno – sono le chiamate che il 112 riceve dicendo che non riescono a trovare i loro parenti, ma questo è dovuto per lo più a difetti di comunicazione. Inoltre, le persone che finalmente trovano i loro parenti non lo denunciano, quindi non possiamo fare previsioni di questo tipo. Valutazioni in questo senso ci porterebbero all’errore e non genererebbero fiducia”.
“È ragionevole pensare che ci saranno più morti – ha spiegato Grande-Marlaska – non mi piace parlare di numeri probabili. Ci sono pochissime aree in cui non è arrivata una qualche autorità competente per effettuare i soccorsi”.
Sulla rapidità del dispiegamento delle forze armate, Grande-Marlaska ha sostenuto che l’esercito è stato dispiegato fin dal primo giorno ed è stato a disposizione della comunità autonoma, che è “quella che ha i poteri”.
“Abbiamo offerto tutte le risorse disponibili che la Comunità autonoma richiede. Questa è la nostra funzione”, ha aggiunto. (AGI)