Lungi dall’abbassare i toni della crisi diplomatica tra i governi di Spagna e Argentina, il presidente del Paese sudamericano, Javier Milei, ha definito un “vigliacco” il capo dell’esecutivo spagnolo, Pedro Sanchez, che, dice, lo ha “aggredito”.
Circa 15 ore dopo essere sceso dall’aereo che lo ha portato da Madrid, dove, tra le altre attività, ha partecipato a un incontro con uomini d’affari e ha tenuto un discorso in un evento organizzato dal partito di estrema destra spagnolo Vox – che ha scatenato questa crisi diplomatica – in un’intervista al canale televisivo Todo Noticias (TN) Milei ha collegato Sanchez al kirchnerismo.
“È un tale codardo che ha dovuto farmi picchiare dalle donne. È una sorta di feroce codardia”, ha affermato Milei riferendosi alle dichiarazioni rilasciate contro di lui dalla vicepresidente del governo spagnolo, Yolanda Diaz e del ministro dell’Innovazione e dell’Università, Diana Morant.
Secondo Milei, sarebbe la stessa strategia adottata dell’ex presidente argentino Alberto Fernandez (in carica dal 2019 al 2023) per provocare una reazione da parte sua e definirlo “un misogino”.
“Ciò che accade in Spagna non è indipendente dalle azioni del kirchnerismo in Argentina, che ne è promotore e coordinatore” ha detto.
In un discorso domenica il presidente ha definito Sanchez “squallido” e “corrotta” sua moglie Begona Gomez, anche se senza mai citarli espressamente.
Il governo spagnolo ha convocato per consultazioni la sua ambasciatrice a Buenos Aires, Maria Jesus Alonso, e successivamente ha convocato l’ambasciatore argentino a Madrid, Roberto Bosch, mentre l’esecutivo argentino ha ripetuto in varie occasioni che è la Spagna a dover chiedere scusa per gli rivolti contro Milei.
Sabato scorso, Sanchez ha sottolineato che “l’estrema destra internazionale” – riferendosi all’evento Vox di Madrid che includeva leader come Milei o la francese Marine Le Pen – ha scelto la Spagna per incontrarsi perché la sua società rappresenta “tutto ciò che detestano e odiano”.