Sistemi di aeromobili a pilotaggio remoto (APR) di classe leggeri e tattici imbarcati sulle unità della Marina Militare Italiana


Lo scorso 16 febbraio il Governo ha trasmesso alle Commissioni competenti di Camera dei Deputati e Senato della Repubblica la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 07/2023, denominato «Potenziamento delle
capacità ISR (lntelligence Surveillance and Reconoissance) delle unità navali», relativo all’acquisizione di sistemi di aeromobili a pilotaggio remoto (APR) di classe leggeri e tattici imbarcati sulle unità della Marina militare (A.G. 123), corredato delle schede tecnica e illustrativa.

Il programma consiste nell’acquisizione di sistemi di Aeromobili a pilotaggio remoto (APR) di classe leggeri e tattici imbarcati sulle unità della Marina Militare, per il potenziamento delle capacità lntelligence Surveillance and Reconoissance (ISR) delle Unità Navali, con l’obiettivo di affiancare i mezzi aerei tradizionali attualmente imbarcati, al fine di rendere maggiormente efficiente e flessibile l’impiego dello strumento aeronavale.
Il programma della Marina
La Marina Militare prevede di introdurre in servizio sistemi APR sia ad Ala Fissa sia ad Ala Rotante, e che la capacità iniziale sarà costituita da 14 sistemi APR di cui, 5 ad ala fissa e 9 ad ala rotante, al fine di consentirne l’impiego sulle Unità di prima linea e di scorta (tipo FREMM, PPA e pattugliatori), con l’obiettivo di raggiungere la piena integrazione con i sistemi di Comando e Controllo imbarcati.
Più nello specifico, la fornitura riguarderà:
-fino a 5 sistemi APR leggeri/tattici ad ala fissa con relativa suite di sensori;
-fino a 9 sistemi APR tattici ad ala rotante con relativa suite di sensori;
-la modifica di 26 Unità Navali per integrare fisicamente e funzionalmente gli APR acquisiti.
I sistemi APR acquisiti saranno corredati di Supporto Logistico Integrato per una durata prevista di 5 anni a partire dalla consegna del singolo sistema. Saranno inoltre fornite parti di rispetto per assicurare l’efficienza operativa dell’assetto per l’intera durata di una tipica missione fuori area (4 mesi di navigazione e relativi trasferimenti). Infine, sarà necessario prevedere un supporto logistico on site/on call, con personale tecnico specializzato della ditta produttrice, da attivare su base di necessità.
A corredo di ogni sistema APR acquisito saranno condotti corsi di addestramento per piloti, operatori di sistema, manutentori e ufficiali tecnici dell’APR secondo la normativa aeronautica vigente (per un totale di almeno 42 piloti ed operatori ai sensori e 21 tra Ufficiali tecnici e manutentori). Si prevede inoltre la fornitura iniziale di nr. 2 sistemi di simulazione (uno per tipologia di APR) con adeguamento infrastrutturale della base ospitante.
Le industrie interessate
Il programma prevede il coinvolgimento di molteplici industrie sia nazionali che estere.
Le aree geografiche coinvolte saranno gli Stati Uniti (con una quota di ritorno industriale sul territorio nazionale) e le regioni Lombardia e Lazio in cui hanno sede le principali aziende che sviluppano APR e che realizzano il sistema di combattimento navale, nonché Liguria e Puglia, ove saranno modificate le Unità navali.
La possibilità di sviluppare sistemi APR Nazionali, la loro certificazione e integrazione sulle Unità navali sono ritenuti fattori di sicura appetibilità per nazioni estere interessate ad acquisire tali capacità e consentirà alle imprese nazionali di innalzare ulteriormente il proprio livello di ambizione, nonché la capacità di rispondere alle esigenze del mercato globale, anche in chiave internazionale e di export.
Durata e costo del programma
Il programma è concepito secondo un piano di sviluppo pluriennale, di presumibile avvio nel 2023 (2024) e della durata complessiva ipotizzata di 14 anni (fino al 2023-2036).
L’onere previsionale complessivo del programma è di 191,7 M€ a condizioni economiche 2023, di cui risultano finanziati 21,59 M€ a valere sul bilancio ordinario della Difesa.
La prima fase consente di finalizzare lo studio per l’integrazione fisica e funzionale di sistemi RUAV (Rotorcaft unmanned aerial vehicle) su Unità navali della classe Pattugliatori Polivalenti di Altura (PPA) e l’acquisizione di una prima aliquota di sistemi APR leggeri/tattici integrati con le Unità Navali.
Le fasi successive, nel rispetto di una logica incrementale e progressiva, da finanziare per il restante valore previsionale di 170,11 M€, mirano a raggiungere il completamento della capacità tramite:
l’acquisizione di ulteriori sistemi APR ad Ala Fissa, Ala Rotante ovvero VTOL (tecnologia in fase di forte sviluppo sul mercato);
la modifica per l’integrazione di ulteriori UN;
corsi a favore del personale;
l’approvvigionamento di sistemi per la formazione/simulazione;
l’adeguamento delle infrastrutture;
servizi di supporto logistico.
Fonte Atto del Governo 123 Programma pluriennale di A/R n. SMD 07/2023
Di Giacomo Cavanna – fonte: https://aresdifesa.it/sistemi-di-aeromobili-a-pilotaggio-remoto-apr-di-classe-leggeri-e-tattici-imbarcati-sulle-unita-della-marina-militare-italiana/