L’inviato speciale delle Nazioni Unite in Siria ha affermato che il Paese si trovava in “un momento spartiacque”, dopo che i ribelli guidati dagli islamisti hanno preso Damasco, costringendo il presidente Bashar al-Assad a fuggire e ponendo fine a mezzo secolo di governo baathista.
Descrivendo quasi 14 anni di guerra civile in Siria come un “capitolo oscuro che ha lasciato profonde cicatrici”, Geir Pedersen ha affermato che “oggi guardiamo avanti con cauta speranza all’apertura di un nuovo processo di pace, riconciliazione, dignità e inclusione per tutti i siriani”. (AGI)
UBA