Il leader della coalizione di ribelli che ha rovesciato il regime di Bashar al Assad Abu Mohamed al Jolani, ha promesso al popolo curdo siriano di farlo ritornare nelle zone finora dominate dalla Turchia e dai ribelli siriani filo-turchi. “I curdi fanno parte della patria. Sono stati sottoposti a grandi ingiustizie, come noi, e se Dio vuole, l’ingiustizia sarà eliminata. Se Dio vuole, nella prossima Siria, i curdi saranno fondamentali. Vivremo insieme, se Dio vuole, e tutti otterranno i loro diritti per legge. Da oggi non ci saranno più ingiustizie contro il nostro popolo curdo”, ha detto in un video pubblicato sul resoconto ufficiale del Comando delle operazioni militari. Alla fine del breve filmato gli viene chiesto: “E la nostra gente ad Afrin?”, il leader ha risposto: “Se Dio vuole, cercheremo lo stesso di riportarli nelle loro zone e nei loro villaggi”. Afrin è la città nel nord della Siria che nel 2018 le truppe turche, insieme ai ribelli siriani appoggiati da Ankara, dell’Esercito nazionale siriano, occuparono nell’offensiva contro i curdi siriani, che gestiscono un’amministrazione nel nord della Siria. La leadership politica dell’autoproclamata Amministrazione Autonoma della Siria del Nord e dell’Est ha ribadito ieri il suo appello per un cessate il fuoco generale con gli insorti che hanno rovesciato il regime di Al Assad e ha chiesto di lavorare per un futuro “unificato” democratico” per il Paese. (AGI)
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