Nel corso dei lavori del Sinodo, tra i temi trattati anche i criteri e i metodi di scelta dei vescovi. Lo ha sottolineato il cardinale Robert Francis Prevost, Prefetto del Dicastero per i Vescovi, nel briefing stampa in Vaticano.
Prevost ha spiegato che si è parlato di come “ci possa essere una partecipazione più ampia”, che comprenda anche i laici, “sulla ricerca dei candidati che siano in grado di servire meglio in una determinata diocesi”. Durante il Sinodo, ha continuato, sono state avanzate richieste di approfondimento sul ruolo stesso del vescovo che “non deve essere vissuto solo come un amministratore” ma “come un pastore che cammina in mezzo al suo popolo”. Per Prevost occorre cambiare “la dinamica della struttura del potere, per centrarla sul servizio con il vescovo” che deve essere incoraggiato “a conoscere davvero la sua diocesi”. “Come dice Papa Francesco la Chiesa è aperta a tutti, tutti, tutti, bisogna fare capire che tutti sono benvenuti”. Per quanto riguarda la scelta, i Nunzi oggi stilano “dei report sulla persona candidata segnalando se ha gravi problemi, per esempio legati alla salute”. “Se il Nunzio fa bene il suo lavoro raccoglie informazioni dai parroci”, compresi i collaboratori laici. (AGI)