Sinfonica siciliana: parte 65esima stagione, successi e rarità


“Presentiamo la 65a Stagione 2024-2025 – dice Margherita Rizza, commissaria straordinaria della Foss – facendo tesoro dei successi musicali estivi in diverse località di Sicilia, dell’entusiasmo del pubblico per il concerto inaugurale di Belliniana-Omaggio al Cigno di Catania e guardando con ottimismo all’imminente Settimana di Musica Sacra di Monreale, presentiamo la 65a Stagione 2024-2025 sull’entusiasmo anche dei risultati ottenuti lo scorso anno con presenze e incassi che, a fine 2024, mirano a essere il doppio del 2023, superando i 500mila euro. In molti concerti della scorsa stagione abbiamo abbondantemente superato le 800 presenze e contiamo di fare ancora meglio; lo scorso anno abbiamo registrato un +30% degli abbonati e +50% di presenze ai singoli concerti. Bene anche i contributi pubblici con una crescita del Fnsv, l’ex Fus, che dovrebbe superare il milione e mezzo di euro”. “Ringrazio anche io – sottolinea il consulente per la programmazione Giuseppe Cuccia – chi mi ha preceduto e cioè Dario Oliveri, perché ho trovato già definiti alcuni progetti di assoluto rilievo che ho accolto immediatamente nella 65a stagione. Ho quindi cercato di evitare i limiti di una stagione con dei temi, per offrire al pubblico non solo alcune grandi pagine amate del repertorio, come le Sinfonie di Mahler o i poemi sinfonici di Richard Strauss, ma anche delle rarità e progetti artistici riguardanti, ad esempio, paesi musicalmente interessanti come l’Armenia, l’Ungheria, la Spagna. E poi tre appuntamenti con la voce: un omaggio a Puccini nel centenario della morte, del quale percorreremo tutte le opere con pagine sinfoniche, arie e duetti, diretti da Andrea Licata; la Passione secondo Giovanni di Bach diretta da Lothar Koenigs per Pasqua e una rarità come Jone, opera del compositore palermitano ottocentesco Errico Petrella, oggi purtroppo dimenticato. Ci saranno quindi alcuni celebri direttori per la prima volta con la nostra orchestra come Carlo Rizzi, Daniele Callegari, Francesco Ivan Ciampa e Francesco Cilluffo e ancora Hartmut Haenchen (sul podio per l’inaugurazione e poi nuovamente a maggio) e anche ritorni attesi come Donato Renzetti, Diego Matheuz, Nicola Luisotti, Daniel Oren. Non posso quindi non citare alcuni solisti di fama internazionale come i pianisti Mikhail Pletnev e Alessandro Taverna, la violinista Anna Tifu e il trio di Parma”.Sarà la Stagione numero 65 quella 2024/2025 dell’Orchestra sinfonica siciliana: un nuovo traguardo per la compagine musicale che sarà impegnata, da novembre a giugno, con 28 diversi programmi settimanali nei consueti concerti del venerdì sera (ore 21.15) e del sabato pomeriggio (ore 17.30) al Politeama Garibaldi, cui si aggiungono due appuntamenti “in anteprima” oltre al Concerto di Natale e a quello di Capodanno. Si comincia quindi ufficialmente l’8 e il 9 novembre con la Sinfonia n. 3 di Gustav Mahler, pagina di grande respiro e intensità che sarà diretta da Hartmut Haenchen con la partecipazione del contralto Anke Vondung, entrambi interpreti di rilievo, pluripremiati dalla critica internazionale, del repertorio tedesco. Gli appuntamenti inaugurali saranno preceduti da due anteprime che hanno per protagonisti altrettanti artisti d’eccezione: il violoncellista e compositore palermitano Giovanni Sollima (25 e 26 ottobre) impegnato tra l’altro nel Concerto n. 2 di Franz Joseph Haydn e nei suoi Folktales in prima a Palermo. Quindi salirà sul palcoscenico, sempre come direttore e solista, il pianista Alexander Lonquich (2 e 3 novembre) impegnato nel Concerto n. 27 Kv595 di Mozart e nella Sinfonia n. 2 op. 73 di Brahms.
“Dopo i grandi successi della stagione estiva appena conclusasi – sottolinea Elvira Amata, assessore per il Turismo, sport e spettacolo della Regione siciliana – ci apprestiamo a vivere ulteriori emozioni legate alla nuova programmazione artistica ricca di eventi e appuntamenti di altissimo profilo che includono, oltre al grande repertorio, anche virtuose rarità, elemento fortemente attrattivo. Una ulteriore occasione per rafforzare, non soltanto l’offerta musicale delle nostre eccellenze da destinare ai tanti spettatori, ma anche quella turistica per le evidenti ricadute che tali appuntamenti in programma determinano. Un approccio che vede una piena sintonia con gli indirizzi strategici dell’Assessorato che ho l’onore di rappresentare. Ai vertici della Fondazione il mio plauso per il costante impegno profuso ad elevare sempre più il profilo musicale della programmazione artistica”. (AGI)