Trieste, 14 nov. – La sorgente di luce di sincrotrone Elettra nata a Trieste festeggia i 30 anni di attività divisa tra le infrastrutture di “Elettra” e “Fermi”, che con le loro linee di luce e stazioni sperimentali aperte all’utenza internazionale accademica e industriale è diventato uno dei principali centri di ricerca al mondo dove si studiano dalle scienze della vita alle batterie. Si tratta di filoni di ricerca di base e applicata le cui commercializzazioni si potranno vedere tra 10/15 anni, articolati in ben 28 linee di cui nove condivise con il Consiglio Nazionale delle Ricerche. Nel 2025 il Sincrotrone sarà chiuso per un anno per ristrutturazione – è il terzo impianto in Europa ad avviare questo processo – per diventare ancora più potente. Un ammodernamento finanziato con 170 milioni dal Governo, e 30 circa dal Cnr. “Dalla fine degli anni ’60 la Trieste scientifica è diventata luogo di sperimentazione di modelli di cooperazione e crescita”, ricorda Caterina Petrillo, presidente di Area Science Park, socio di maggioranza di Elettra sincrotrone Trieste, che ha sede nel campus di Area. “Venne realizzato un piano di investimenti pluriennale per attuare un’intermediazione tra ricerca, innovazione e mondo imprenditoriale, che presto si dimostrò volano per la crescita e la riqualificazione del territorio. La sorgente di luce Elettra Sincrotrone, prima, e il laser a Elettroni liberi Fermi, poi – precisa Petrillo – sono una dimostrazione di questa volontà di aumentare conoscenza scientifica e innovazione“. Per celebrare i 30 anni, sono stati organizzati numerosi eventi e iniziative che mirano a condividere la storia, le realizzazioni e il futuro di Elettra.