Sicurezza alimentare: Ue promuove centro CSEIA di Parma


Dopo il Food Project, la creazione della Fondazione OnFoods e il Food for Future (il Progetto del Dipartimento di Giurisprudenza, Studî Politici e internazionali, premiato con la qualifica di “Eccellenza” dal Ministero), un ulteriore importante riconoscimento è stato assegnato all’Università di Parma nell’ambito della ricerca nel settore alimentare. Il Centro Studi in Affari Europei e Internazionali (CSEIA) dell’ateneo è stato infatti riconosciuto come “Centro d’eccellenza” da EACEA (l’Agenzia esecutiva per l’istruzione e la cultura della Commissione europea) per il triennio 2024-2027, grazie a un progetto interdisciplinare sulla sicurezza alimentare (FOSTER – “Food Security Team of Early-career Researchers”). La proposta, presentata nell’ambito del bando “Azioni Jean Monnet – Centers of Excellence”, prevede la costituzione di un Laboratorio interdisciplinare di giovani ricercatrici e ricercatori dell’Ateneo che svolgeranno, anche in collaborazione con partner europei e africani dell’Università di Parma, attività di ricerca, didattica e divulgazione in tema di food safety e food security. L’obiettivo è quello di unire le diverse competenze maturate da assegniste, assegnisti, dottorande e dottorandi partecipanti al progetto, combinando studi in materia di nutrizione umana, di agroecologia e di sostenibilità delle catene alimentari nella prospettiva di diversi ambiti scientifici. La squadra che gestirà questo ulteriore progetto “d’eccellenza” coinvolge alcuni studiosi e studiose dell’Ateneo, oltre ai componenti del Consiglio dello CSEIA con la direttrice Nadia Monacelli.
Le attività del laboratorio, che potranno contare su un finanziamento europeo di 100 mila euro, verranno coordinate da Emanuele Castelli, direttore dello CSEIA e responsabile scientifico del progetto. Il progetto FOSTER è stato premiato dai valutatori della Commissione europea con un punteggio di 92/100, grazie a un approccio che “combina un portafoglio scientifico di eccellenza con una forte dinamicità e interdisciplinarità”. (AGI)