Sicilia: sindacati, “Manovra distrugge risorse; niente sviluppo”


La Finanziaria approvata dall’Ars non produce sviluppo per la Sicilia: i sindacati bocciano il provvedimento, manifestando soddisfazione solo per alcune misure e per il fatto che sia stato evitato l’esercizio provvisorio. “Tra bilancio, Finanziaria e maxiemendamento pare proprio che non vi sia nessuna risposta strutturale sia in tema di politiche sociali che per quanto riguarda un piano di sviluppo”, ha commentato il segretario della Cgil Sicilia, Alfio Mannino. “Il giudizio compiuto- osserva Mannino – potrà essere dato solo dopo avere visionato i testi definitivi, visto che in nottata in Aula è accaduto di tutto. Rileviamo tuttavia già ora che circa 800 milioni sono stati distribuiti in maniera discrezionale ai vari settori e nei territori a seconda delle indicazioni o di singoli parlamentari o di singole forze politiche”. Mannino rileva come “unica iniziativa degna di nota, frutto delle tante iniziative sindacali e del lavoro con le forze parlamentari sia la stabilizzazione a tempo pieno degli Asu dei beni culturali”. Il segretario regionale della Cgil esprime la “grande preoccupazione per “il modello di regione che si sta via via delineando con il moltiplicarsi dei centri di spesa, trasformando la spesa pubblica regionale in strumento per alimentare consenso da strumento che dovrebbe servire a rafforzare l’apparato produttivo e l’infrastrutturazione sociale della Sicilia”.
Sulla distribuzione indiscriminata di denaro insiste la segretaria generale della Uil, Luisella Lionti,“E’ un bene che la Finanziaria sia stata approvata in tempo, si è è evitato così l’esercizio provvisorio. Ed è altrettanto positivo che siano stati stabilizzati i lavoratori Asu dei Beni culturali. Una battaglia questa portata avanti da tempo dalla Uil Sicilia”, dice. E aggiunge: “Nell’attesa di capire meglio il contenuto della manovra economica rimaniamo contrari alla distruzione a pioggia delle risorse. Così non è stato raggiunto l’obiettivo di creare sviluppo, investimenti e buona occupazione, fondamentali per la nostra regione”.
Duro è il giudizio della Cisl: “La Finanziaria approvata oggi dall’Ars non convince del tutto. È una manovra che si limita alla gestione dell’ordinario e a tamponare le emergenze”, sottolinea il segretario generale in Sicilia, Leonardo La Piana. “Ci sono diversi aspetti positivi – aggiunge La Piana – fra i quali l’aver scongiurato il ricorso all’esercizio provvisorio, la stabilizzazione dei precari storici, alcuni interventi per la crisi idrica e la previsione di risorse a sostegno dei Comuni in dissesto. Positiva è anche la costituzione di una task force sugli investimenti, di cui faranno parte anche le sigle sociali, ma registriamo che poco spazio è stato dato all’innovazione tecnologica e in generale a un profilo riformista che noi da tempo riteniamo fondamentale nelle scelte strategiche per la regione”. Il segretario generale della Cisl Sicilia auspica che nel prossimo collegato si possano affrontare i temi cardine per il futuro dell’isola. “Confidiamo che nel provvedimento annunciato in Aula, si diano le risposte necessarie per costruire il domani di questa regione. Sollecitiamo il governo e l’Ars ad avviare subito un confronto con le parti sociali perché non si possono pianificare in solitudine le scelte strategiche della Sicilia”. (AGI)