Sicilia: nasce il movimento di Miccichè, Lombardo e Lagalla


“Chi era convinto che quello che era successo in questi ultimi tempi mi avesse paralizzato si è sbagliato”, ha esordito Micciché. Dopo un incontro con Raffaele Lombardo e poi successivamente con Roberto Lagalla, “è nato un progetto che mi piace molto e sono assolutamente convito che funzionerà. In questo momento stano nascendo tanti movimenti in politica – ha proseguito – però noi offriamo il contributo che deriva da tre esperienze molto diverse. Sono persone con cui ho vissuto di fatto tutta la mia vita politica, le considero serie, leali, e intelligenti. Mi piace molto questa proposta che stiamo presentando da qui alle prossime elezioni regionali ci sarà un nome e un simbolo. Abbiamo registrato in tutta la Sicilia un interesse enorme. Resto a disposizione della regione per tutto quello che serve, credo di aver iniziato questo attività con le persone migliori”.
Assicura Lombardo: “La nostra amicizia, simpatia e lealtà che hanno caratterizzato da sempre i nostri rapporti, rappresentano la base per la nascita di questa aggregazione. Mettiamo insieme le nostre esperienze per costruire una proposta politica che sia più forte e incisiva in tutti i campi. Tra gennaio e febbraio mi auguro che avremo anche il nome e il simbolo e spero ci sia spazio anche per la famosa colomba…”.
Infine Lagalla che spiega che si stratta di “dare spazio a una politica che possa fare riferimento a tutte le esperienze che maturano nel territorio e nel vissuto civico che trova espressione nelle sperienze degli enti locali e sia attrattivo anche nei confronti del Terzo polo che cerca ancora casa. Nelle prossime settimane inizieremo il nostro percorso che ci vede affiancati immaginando una strutturazione sempre più compiuta”. Il rapporto con gli alleati, assicura, è “eccellente” e “restiamo convintamente nel centrodestra. Lavoriamo a un movimento unitario con aspirazioni elettorali in vista delle amministrative alle prossime Regionali”. Ha poi assicurato: “Escludo di essere candidato alla presidenza della Regione; sto lavorando per la mia città e punto a riproporre la mia candidatura per un secondo quinquennio; così come i dati economici e occupazionali dicono che questa Regione sta andando bene, per cui non vedo nessun motivo per immaginare cambi al vertice della Regione siciliana”. (AGI)