“A questo punto, è opportuno che il piano venga riportato al tavolo di concertazione regionale e sarà in questo contesto che dovranno eventualmente essere condivisi passaggi, tempi e modalità attuative della proposta di Amap”. Così il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, dopo la contestazione da parte della Regione del Piano di razionamento dal prossimo lunedì. “Premesso che trova condivisione l’esigenza di inquadrare ogni intervento relativo alla carenza idrica in essere all’interno di decisioni maturate collegialmente, presso la cabina di regia regionale, tengo comunque a precisare – aggiunge – che il piano operativo predisposto da Amap, e già introdotto presso l’osservatorio regionale, risponde a meri e preventivi criteri di salvaguardia delle fonti di approvvigionamento idrico, con l’intento di assicurare continuità e regolarità dell’erogazione per il più lungo tempo possibile. Accertato che le attuali dotazioni di acqua degli invasi risultano sufficienti per garantire il servizio idrico a Palermo fino alla fine di quest’anno, vi è da precisare che l’emergenza idrica in corso, unitamente al cambiamento climatico e all’andamento irregolare delle piogge autunnali degli ultimi tre anni, hanno indotto Amap a predisporre un piano di minimale razionamento della fornitura per ridurre i potenziali e non prevedibili livelli di rischio, per quanto corretti dagli interventi tecnici ed infrastrutturali in corso”. (AGI)