Si apre con “Norma”, omaggio a Bellini nel 190⁰ anniversario della morte. Debutto di Jessica Pratt


7 i titoli (5 opere e 2 balletti), 18 i concerti (11 sinfonici e 7 recital),
più 4 straordinari fuori abbonamento. Una programmazione, tra
tradizione e innovazione animata da grandi nomi del panorama
musicale internazionale. Prezzi immutati e campagna abbonamenti

già avviata il 4 settembre.

Nel 2025 cade il centonovantesimo anniversario della morte di Vincenzo
Bellini. E già in gennaio l'Ente Lirico Regionale etneo, intitolato al genius loci, inaugurerà la
stagione con Norma: scelta che si fa programmatica con l'intento, ora in avanti, di aprire
ogni anno con un’opera del Cigno, quale segno distintivo del Teatro che intende esprimere
la propria identità nel contesto di un cartellone innovativo e di ampio respiro. Una
connotazione appunto identitaria – addirittura necessaria, per il Teatro Massimo Bellini –
quella di esaltare e veicolare le proprie radici nell’agone musicale internazionale. E farlo in
una prospettiva dinamica, che parte dal sommo operista Catanese per abbracciare a 360
gradi una programmazione in perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione, in cui
confluiscono il repertorio, pagine di rara esecuzione o composizioni commissionate dal
Bellini per specifiche occasioni.
Si configura così un'offerta di eccellenza destinata ad una vasta platea, invitata a godere
della musica nell’incantevole teatro all’italiana progettato dall’architetto Carlo Sada, forse il
più celebrato al mondo per il fascino architettonico e la perfezione acustica. Tra i velluti
della sala a ferro di cavallo si diffonde il richiamo immateriale delle note: è la “Libertà di
scegliere la Bellezza”, lo slogan scelto dal sovrintendente Giovanni Cultrera fin dall’inizio
del suo mandato, nel 2019, e che da allora accompagna la programmazione del Bellini.
Su queste linee guida si modellano le nuove Stagioni di Opere e Balletti, Concerti e Recital
che sono state presentate al pubblico e alla stampa nello splendido foyer adorno di stucchi
di oro zecchino. Un appuntamento mediatico particolarmente atteso e partecipato, al quale
sono intervenuti il sindaco di Catania e presidente del Teatro Enrico
Trantino, il sovrintendente Giovanni Cultrera di Montesano, il direttore
artistico Fabrizio Maria Carminati, il Grand’Ufficiale della Repubblica Luigi
Albino Lucifora, collaboratore della governance, e il direttore amministrativo Salvatore
Vicari, riuniti al tavolo della conferenza stampa coordinata dalla giornalista Caterina Andò,
responsabile della comunicazione del Teatro.
Sottolinea il sindaco Enrico Trantino, presidente del Consiglio
d’amministrazione: “Il lusso di concedersi ‘la libertà di scegliere la bellezza’ è
l’indicatore ‘coraggioso’ di una rassegna che si lancia con fervore, senza compromessi, nelle
profondità della passione sincera, dell’empatia, dell’onestà, sotto il segno identitario di
Bellini. Nei confronti di personaggi e storie che animano il mondo della lirica, e della
musica più in generale, italiana e internazionale, tradizionale e innovativa. E anche nei
riguardi dei tanti appassionati che, in tempi di streaming e online, accedono alle suggestioni
di quest’arte attraverso la presenza attiva e immersiva nel Teatro Massimo intitolato a
Vincenzo Bellini. Personalità straordinaria che ispira anche la governance del Teatro,
‘vicina’ all’impegno che il Nostro metteva nel lavoro di ricerca di motivi e tempi musicali.
Dopo aver studiato attentamente il carattere dei personaggi, le passioni che li dominano e i
sentimenti che li esprimono – scriveva Bellini – immagino di essere diventato quello stesso
che parla e mi sforzo di sentire e di esprimere efficacemente alla sua stessa guisa… quando
ne sento la corrispondente emozione giudico di esserci riuscito”.
Caloroso il messaggio di saluto e compiacimento inviato dall’Assessore regionale del
Turismo, Sport e Spettacolo Elvira Amata: “Inaugurare la stagione artistica con
Norma conferma il nobile obiettivo di consolidare sempre più quella connotazione
fortemente identitaria legata alla memoria del grande compositore Vincenzo Bellini, tanto
più approssimandosi nel 2025 il centonovantesimo anniversario della sua morte. Anche
quest’anno possiamo affermare con orgoglio che, grazie anche al pieno sostegno
dell’Assessorato, la stagione contiene un’offerta musicale e culturale di altissimo profilo
ricca di straordinari eventi che vantano la partecipazione di illustri protagonisti. Un costante
impegno orientato ad elaborare una proposta artistica fortemente attrattiva anche sotto il
profilo turistico, elemento che si coniuga appieno con la programmazione dell’Assessorato.
Desidero, pertanto, formulare il mio più sentito compiacimento alla governance del Teatro, a
tutte le maestranze artistiche e non, per il contributo assicurato a sostegno di una
programmazione che sono certa consoliderà ulteriori successi rispetto a quelli già conseguiti
negli anni precedenti”.
Per il sovrintendente Giovanni Cultrera di Montesano: “Aprire con Bellini e
progettare di continuare a farlo negli anni a venire è un importante segnale degli obiettivi a
lungo raggio che l’Ente ha in cantiere. Nel caso specifico, significa ad esempio innescare e
collaudare processi efficienti per arrivare ben strutturati ad un appuntamento, così lontano
ma anche così vicino, come il bicentenario del 2035. E ciò nella consapevolezza che quella
di Bellini è un’eredità da coltivare comunque con costanza, al di là delle celebrazioni e delle
loro scadenze. Questo e altri traguardi, realizzati o in fieri, non sarebbero stati possibili
senza il consolidamento della macchina del teatro, perseguito con determinazione dalla
governance che ho l’onore di guidare. Step fondamentali sono stati la risoluzione di aspetti
gestionali, la stabilizzazione dei precari, l’avvio della ristrutturazione del monumento, la
prossima creazione di uno spazio museale, l’interscambio con le istituzioni cittadine e
regionali, e soprattutto la fidelizzazione del pubblico con spettacoli sempre sold out e un
forte richiamo dei giovani, in particolare studenti, che nelle ultime stagioni hanno fatto
registrare migliaia la presenze. Si è inoltre intensificato il dialogo senza frontiere con
prestigiose realtà musicali di altri Paesi, a partire dal gemellaggio con il Teatro nazionale
georgiano di Tbilisi. Una priorità rimane altresì agevolare l’accesso e l’inclusività,
mantenendo invariati i prezzi di biglietti e abbonamenti, a fronte di una qualità dell’offerta
artistica in crescita. Una facilitazione coerente con la missione del nostro ente, che è
turistico-culturale e prima ancora sociale. ‘La libertà di scegliere la bellezza’, come
sosteniamo da 5 anni, è anche questa”.
In tale visione s'iscrive con lungimiranza l’offerta artistica. “In continuità con il cartellone
2024 – spiega il direttore artistico Fabrizio Maria Carminati – verranno proposti
altri 5 titoli di quelli che hanno sancito il primato dell’opera italiana. Dal protoromanticismo
espresso da Bellini in Norma e Donizetti in Don Pasquale approderemo al Verdi maturo di
Otello, fino alla ‘giovane scuola’ di Puccini con Madama Butterfly. Un percorso che con
Don Giovanni include il binomio Mozart-Da Ponte, a cui si deve la perfetta ‘trilogia’
costruita appunto nello stile dell’opera buffa italiana. È altresì un tributo al canto lirico che
fa onore al Bel Paese e finalmente riconosciuto dall’Unesco patrimonio dell’umanità. I due
balletti in calendario rispondono invece ad una logica che pone a confronto la danza
accademica e quella contemporanea. Un grande classico di Čajkovskij, Lo Schiaccianoci,
figura così accanto ad Othello 2.0, una rivisitazione della tragedia Shakespeare, ricondotta ai
giorni nostri. Ricchissima è poi la stagione concertistica, in cui generi e stili si fondono e
dialogano tra loro in un variegato caleidoscopio, laddove la classica incontra il jazz, il pop,
la musica etnica, e il barocco risuona in echi novecenteschi. Altro obiettivo centrato è lo
sviluppo delle coproduzioni estere, come quelle realizzate con il Teatro di Tbilisi che, dopo
il successo del melodramma Daisi, ritorna il 15 settembre con un altro capolavoro di
Zacharia Paliashvili, lo struggente Abesalom ed Eteri. E per la distribuzione globale, il
Teatro Massimo Bellini ha da poco finito di registrare una nuova incisione di Lucia di
Lammermoor con il soprano Lisette Oropesa, acclamata belcantista. Über alles il nume
tutelare di Bellini di cui crediamo vada ripercorso con sistematicità il decalogo operistico”.
Tanti sono, in quest'ottica, i motivi di interesse per una programmazione valorizzata dalla
presenza di artisti di chiara fama. Una kermesse lunga dodici mesi, che vedrà “all’opera” le
maestranze tutte del Bellini, senza dimenticare tecnici e amministrativi, impegnati
alacremente dietro e accanto alle pluripremiate formazioni dell’Orchestra e del Coro, quest’ultimo istruito da Luigi Petrozziello.

comunicato stampa

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