La memoria dell’orrore della Shoah “diventa qualcosa di indispensabile anche adesso, perche’ a quanto accaduto in Israele e’ seguito un rigurgito di antisemitismo in Europa e nel mondo, a trista conferma che quel virus sia ancora radicato e attivo”. Lo ha detto l’ambasciatore italiano in Polonia, Luca Franchetti Pardo, intervenendo nella Sinagoga Tempel di Cracovia in occasione della visita di oltre 200 studenti e studentesse di Roma e della Citta’ Metropolitana nel Viaggio della Memoria che domani preveee la visita al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Per l’ambasciatore questo viaggio della memoria “viene a cadere in un momento drammatico. L’orrore di quanto e’ accaduto in Israele con l’attacco sanguinoso di Hamas, riguarda certo in primo luogo Israele e il popolo ebraico, ma anche tutti voi e tutti noi. Io stesso ho vissuto in Israele in anni non facili. Ho condiviso con gli amici israeliani l’insopportabile sensazione di essere sempre nel mirino il nemico per qualcuno”. E nel tempo “ci siamo illusi che dopo la Shoah ‘never again’, invece il massacro di famiglie intere, bambini compresi, con una brutalita’ che ben conoscete, testimonia che purtroppo ‘again’ il popolo ebraico viene posto sotto attacco”. L’ambasciatore ha concluso invitando i ragazzi ad avere “il compito, direi il dovere etico, di coltivare e diffondere la memoria della Shoah, con lo sguardo rivolto al presente e al futuro. Il nostro comune impegno civile a combattere l’antisemitismo anche nelle sue forme piu’ subdole e embrionali, riguarda tutta l’umanita’ e il suo futuro. ‘il sonno della regione genera mostri’, e per questo bisogna tenere sveglia la ragione e la memoria, un compito per tutti noi”. (AGI)
RMU/MRG
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