La prossima settimana sarà ricca di dati macroeconomici, molto importanti per gli osservatori in vista dei direttivi della Fed e della Bce che si terranno il prossimo mese. Le banche centrali sono infatti alle prese con il processo di allentamento della politica monetaria: per questo ‘sorvegliati speciali’ sono tutti quegli indicatori che danno il polso dello stato di salute dell’economia. Se la ripresa è solida, i banchieri centrali sono più propensi a tagliare i tassi. Se invece arranca, aumentano le perplessità su una mossa di riduzione del costo del denaro perché potrebbe innescare una spirale inflattiva. Quindi, grande attenzione ai dati sull’inflazione nell’Eurozona che è prevista in rialzo dal 2% al 2,4% (i dati verranno pubblicati venerdi’), e anche all’andamento dei prezzi in Germania e in Italia (giovedì e venerdì). Sempre oltreoceano, un appuntamento importante saranno le minute della Fed (martedì) ma soprattutto i dati sull’inflazione Pce a novembre (l’indicatore preferito dalla Fed) e del Pil americano nel III trimestre.
In Italia, l’attività economica e politica è molto concentrata sulla manovra economica: un vertice di maggioranza previsto nei prossimi giorni dovrebbe sciogliere gli ultimi nodi in vista dell’esame in Commissione della legge di bilancio, con i parlamentari di Forza Italia che spingono per una riduzione dell’Irpef a favore dei ceti medi. Intanto, sempre in Parlamento, partono le votazioni sul decreto fiscale che ‘accompagna’ la manovra. Infine, venerdi’ è in calendario lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil per protesta contro la legge di bilancio: previste manifestazioni e cortei nelle principali città. (AGI)