Servizio civile agricolo: Abodi, strumento cittadinanza attiva


“Il Servizio Civile Universale è uno straordinario strumento di cittadinanza attiva, un pilastro delle politiche giovanili di questo Esecutivo, che permette a ragazze e ragazzi di impegnarsi in iniziative di crescita personale e formazione civica, a beneficio delle comunità e dei territori. Il Servizio Civile non rientra direttamente nelle politiche del lavoro, ma il Governo Meloni sta predisponendo il modello di certificazione delle competenze acquisite durante l’esperienza del Servizio Civile, e ha introdotto per via legislativa, novità assoluta, una riserva del 15% di posti nei concorsi pubblici non dirigenziali a favore di chi ha fatto servizio civile”. Lo dichiara in una nota il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, secondo il quale è “importante ricordare anche l’articolazione del servizio con bandi in ambito digitale e ambientale, ai quali, insieme al ministro Lollobrigida, ho aggiunto quello agricolo, con la volontà di strutturare anche il turistico, il culturale e lo sportivo: certo – aggiunge – il Servizio Civile Agricolo non è una novità, già nel 2016, dall’allora Governo di centro sinistra, fu attuato un analogo bando straordinario, che però non ha avuto una replica”. Per l’impegno nel Servizio Civile, ricorda ancora il ministro, “i giovani ricevono un rimborso forfettario di 507,30 euro al mese, che permette a tutti di poter vivere questa esperienza, potendo beneficiare di formazione e tutoraggio curati dagli enti”. Nel dibattito politico odierno, afferma Abodi, “c’è chi ha avvicinato questa proposta alla ‘mini-naja’ o, peggio, al caporalato mortificando il profondo valore di questa esperienza. Andrebbe spiegato che siamo di fronte esattamente al contrario: il servizio civile agricolo, che tra l’altro prevederà un accesso tramite bando pubblico, considera i giovani una risorsa indispensabile e vitale per il progresso culturale, sociale ed economico della Nazione. Altro che sfruttamento! Attraverso questa esperienza, mediata da enti pubblici e del privato sociale, si intende investire sui giovani – spiega il ministro – offrendo opportunità e permettendo loro di compiere un percorso di crescita e formazione che li arricchisce in termini di conoscenze e competenze, di sviluppare un maggior senso civico, una migliore percezione dei valori democratici e di sperimentare forme innovative, legali e tutelate di impegno in un ambito come quello dell’agricoltura, che può aprire prospettive di un lavoro duraturo nel tempo”. (AGI)