Primi scontri a Dakar fra forze dell’ordine e manifestanti dopo l’annuncio del rinvio “sine die” delle elezioni presidenziali, previste per il 25 febbraio, da parte del presidente Macky Sall. I gendarmi senegalesi hanno disperso con i lacrimogeni centinaia di persone che manifestavano: uomini e donne di tutte le età sventolavano bandiere del Senegal o indossavano la maglia della nazionale di calcio e nel pomeriggio si sono ritrovati in una rotonda stradale molto trafficata. Le forze dell’ordine hanno sparato i gas lacrimogeni e hanno inseguito a piedi o sui loro mezzi i manifestanti in fuga, che a loro volta lanciavano loro pietre. Alcuni giovani hanno tentato di issare barricate, scandendo lo slogan “Macky Sall Dittatore”.
Uno dei candidati alle elezioni presidenziali mancate, Daouda Ndiaye, ha postato sulle reti sociali un messaggio in cui denuncia di essere stato maltrattato dalle forze dell’ordine, mentre alcuni dei suoi collaboratori sono stati arrestati. “Siamo in piazza per dire no a questo colpo di Stato costituzionale”, ha detto un manifestante. L’annuncio del presidente ha anche provocato le proteste dell’opposizione interna e la preoccupazione dei partner internazionali, a partire da Ue, Francia e Usa. (AGI)
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