Sciascia: lettere inedite a Crovi, “Lieto di aiutare i giovani”


“Quando ti capitano, mandami manoscritti di giovani: è un lavoro che faccio
con piacere, quello di leggerli; e sono lieto di poterli aiutare, quando posso”: è un Leonardo Sciascia inedito quello che il 26 dicembre 1955 scrive a Raffaele Crovi, dal 1956 al 1960 collaboratore con la casa editrice Einaudi come assistente di Elio Vittorini, prima come redattore della collana-rivista “I Gettoni” e poi della rivista-collana “Il Menabò”, e interlocutore dello scrittore siciliano in un epistolario pubblicato dalla rivista internazionale di Studi Sciasciani ‘Todo Modo’.
Il carteggio tra Sciascia e Crovi e quello tra lo scrittore siciliano e l’artista Piero Guccione; e, ancora, il rapporto con Alessandro Manzoni, un’analisi della saggistica di Sciascia e la digitalizzazione delle sue opere fatta alla Sorbona, formano i due tomi di Todo Modo 2024, la rivista edita da Olschki per iniziativa dell’Associazione Amici di Leonardo Sciascia, e si tratta di volumi indispensabili per chi abbia a cuore il grande scrittore di Racalmuto.
I due tomi, pubblicati in concomitanza alla conclusione delle attività del Comitato Nazionale per il Centenario Sciasciano (CNCS), si distinguono per una ricchezza di contributi che arricchisce e amplia la comprensione dell’opera e dell’eredità culturale di Leonardo Sciascia. Il carteggio inedito tra Crovi e Sciascia, a cura di Giovanni Capecchi, contiene spunti di particolare interesse. Lo scambio epistolare inizia nel 1954 e prosegue fino al 1972, pur concentrandosi negli anni 1954-1959. Attraverso il carteggio, ma anche ricorrendo ad altri documenti poco noti (come gli articoli e le recensioni che Crovi dedica a Sciascia), è possibile far luce sul lavoro che riguarda la pubblicazione della rivista Galleria, sulla redazione del ‘quaderno’ L’inverno (1959), sulle fasi di elaborazione relative a Gli zii di Sicilia, su alcuni momenti delle rispettive biografie e sull’importanza che ha rivestito Elio Vittorini sia per Crovi che per Sciascia.Il numero ospita numerosi altri approfondimenti e si contraddistingue per interventi di grande rilievo: la vicenda giudiziaria del frate agostiniano Diego La Matina analizzata ‘al modo’ di Sciascia; la lettura storico-giuridica di Morte dell’inquisitore che offre un quadro articolato della dialettica istituzionale tra Stato e Chiesa e un’attenta disamina delle fonti processuali; la ‘conversazione ininterrotta’ che Sciascia crea con Manzoni, a cura di Adriano Prosperi. Nel fascicolo trovano spazio anche l’analisi del rapporto tra Sciascia e il pittore Piero Guccione, firmato Paolo Squillacioti, e ancora lo scambio epistolare di Sciascia e Silvio Guarnieri, spunto attraverso il quale Andrea Verri evidenzia temi comuni e ricorrenti nelle opere dei due autori.
La sezione “Contraddisse e si contraddisse”, invece, riporta un confronto a più voci sulla assenza di Leonardo Sciascia nei testi in uso della scuola odierna. A conclusione del primo Tomo, Andrea Agliozzo presenta i risultati e le formidabili potenzialità di Digital Sciascia, la prima edizione digitale di tutte le opere sciasciane appena realizzata dalla Sorbona con il contributo determinante di Cncs.
Il secondo tomo raccoglie i contributi presentati al “Leonardo Sciascia Colloquium” sull’opera saggistica di Sciascia, tenutosi a Venezia nel 2023; incontro annuale che conferma l’importanza della riflessione critica e del dibattito intorno all’opera dello scrittore di Racalmuto. Con questa pubblicazione Todomodo si dimostra ancora una volta un punto di riferimento per studiosi e appassionati di Leonardo Sciascia, contribuendo alla riscoperta e alla valorizzazione di una figura cardine della cultura europea. (AGI)