Scholz e Laschet rivendicano entrambi la vittoria


AGI – Spd e Cdu rivendicano entrambi la guida della Germania.

“La gente vuole il cambiamento, la maggioranza degli elettori vuole il prossimo cancelliere si chiami Olaf Scholz” ha dichiarato il candidato cancelliere dell’Spd, facendo notare che ovunque sono avanti i socialdemocratici. “Le prime proiezioni ci dicono che l’Spd ottiene un grande sostegno da parte dei cittadini. Da parte nostra l’impegno è che tutto quello che abbiamo proposto venga effettivamente realizzato”.

Al più presto quindi l‘Spd è pronta a fare il nuovo governo che “deve avvenire al più presto”. La Germania ha bisogno di “un esecutivo che sia pragmatico”.

Nonostante la visibile delusione per i risultati, Armin Laschet ha rassicurato i suoi sostenitori e ha promesso che il partito farà “tutto il possibile per creare un governo guidato dai conservatori, perchè è quello di cui hanno bisogno i tedeschi per modernizzare il Paese”. Laschet ha affermato che “sara’ probabilmente la prima volta che avremo una coalizione a tre partiti”.

Anche Markus Soeder, leader della Csu, ramo bavarese della Cdu, ha raffreddato gli entusiasmi degli avversari: Olaf Scholz “ha festeggiato con troppi giorni di anticipo” e il blocco conservatore sarà in grado di guadagnare slancio, col proseguire dello spoglio.

Wolfgang Kubicki, vicepresidente dell‘Fdp, il partito liberale tedesco, ha affermato che la sua formazione vuole essere parte del prossimo governo, preferibilmente a fianco dei conservatori della Cdu/Csu. 

 I Verdi, ha detto la presidente Annalena Baerbock, sono pronti a parlare con gli altri interlocutori per confrontarsi sulla formazione di un nuovo governo.Il copresidente Robert Habeck ha confermato da parte sua la preferenza per un’alleanza con l’Spd ma ha affermato di non escludere di partecipare a una coalizione guidata dalla Cdu/Csu.  

La co-leader del partito della sinistra tedesco, Janine Wissler, ha riconoscituo che “questa è una serata difficile” per Die Linke”, che nelle prime stime ha un risicato 5%.
 

Source: agi