I nodi sono lì, sul tavolo del centrosinistra: dall’Ucraina alle elezioni Usa, passando per Matteo Renzi e il ‘niet’ posto dal Movimento 5 Stelle al suo ingresso nel campo largo. Eppure Elly Schlein non smette di predicare il verbo dell’unità. Di più: sprona gli alleati a predisporre una “piattaforma per governare”. Dal palco della Festa nazionale dell’Unità, che si e’ chiusa ieri a Reggio Emilia, la segretaria apre quella che definisce una fase nuova: “Vorrei che da Reggio Emilia partisse una fase nuova per costruire, non una alternativa, ma una proposta di governo per le italiane e per gli italiani”. Un passo in là rispetto al dibattito sul perimetro del centrosinistra condizionato dai veti incrociati fra le forze a sinistra e a destra del Partito Democratico. Le parole della leader dem arrivano al termine di una giornata caratterizzata, ancora una volta, dallo scambio di bordate fra Giuseppe Conte e Matteo Renzi, con il primo che accusa il secondo di essere “un affarista” che ora cerca di entrare nel business del litio e il secondo che risponde, “non stai benissimo”, e lo sfida a un confronto Tv o nelle aule dei tribunali. Sul ‘nodo’ Renzi, la leader dem si è soffermata molto meno dei suoi alleati. L’unica dichiarazione registrata risale a una settimana fa, quando la leader Pd ha sottolineato che, in Liguria, “Renzi non può tenere i piedi in due staffe”. Ovvero, sostenere il sindaco di centrodestra a Genova, Marco Bucci, e Andrea Orlando alla Regione. Il tema della presenza di Italia Viva nel campo progressista, però, non si limita alla Liguria. Oltre ai Cinque Stelle, anche fra i dem si registrano nette contrarietà nei confronti dell’ex rottamatore. A dimostrarlo sono le bordate di fischi della platea di Reggio Emilia al solo nominare dal palco il leader di Italia Viva. Schlein ribadisce dal palco che, per governare, “dobbiamo creare le condizioni per una alleanza forte e coerente. Dobbiamo costruire una agenda condivisa sul diritto alla salute, al lavoro dignitoso”, elenca, “per una Italia accogliente e antirazzista, della giustizia sociale, dei diritti di tutti e di tutte, l’Italia della partecipazione e non del leaderismo e dei personalismi, una Italia che non si arrocca e guarda con speranza al futuro. Sta a noi costruire questo progetto per l’Italia a partire dai nostri valori e dalla costituzione antifascista”. Insomma, “partire dai ‘per’ e non dai ‘contro'”. Della stessa idea sembra essere Riccardo magi che propone un “tavolo programmatico permanente tra le forze di opposizione” così come fatto in occasione della proposta di legge sul salario minimo, alla quale non partecipò, tuttavia, Italia Viva. “Bisogna fare lo stesso su tutte le altre questioni costruendo proposte concrete sulla sanità, sulla scuola, sui diritti, sulla riforma della cittadinanza, sull’ambiente. Non vedo un altro metodo se non questo per dare forma a una vera alternativa di governo”, aggiunge Magi. A questo metodo sembra guardare anche Giuseppe Conte: “Noi con Pd e Avs stiamo lavorando, non stiamo partendo da zero o stiamo qui a pettinare le bambole: stiamo cercando mattone dopo mattone di costruire un progetto alternativo. Ma non lo puoi fare con persone che contaminano, che entrano e escono, perché non è credibile”, aggiunge Conte. Un lavoro che, per Schlein, deve avvenire più nelle strade e nelle piazze, che non nei palazzi: “Vogliamo chiudere la stagione del governo più a destra della storia repubblicana. Creare nel paese, più che nel palazzo questa alternativa”. Nel dire questo, Schlein lancia la sfida a Giorgia Meloni, consapevole che, oltre alle regionali d’autunno, sarà sulla manovra che si giocherà la partita del centrosinistra. Dopo aver accusato la premier di aver “alzato bandiera bianca sulla lotta all’evasione fiscale”, Schlein ha avvertito che, se il governo cercherà di tagliare “l’assegno unico nella sua forma universale, lo fermeremo”. E infine: “se intendete far quadrare i conti facendo cassa sulle pensioni, sul welfare, sulla non autosufficienza, noi vi fermeremo e riporteremo al centro del dibattito i temi che riguardano la vita delle persone”. (AGI)
MOL