Scacchi: World Cup, impresa di Vocaturo contro il russo Dubov


Daniele Vocaturo ha scritto una delle pagine più importanti della storia degli scacchi in Italia. Il 33enne romano si è qualificato per i sedicesimi di finale (quarto turno) della World Cup in corso di svolgimento a Baku, in Azerbaigian. Si tratta di un torneo a eliminazione diretta, con tabellone tennistico, che mette in palio 3 posti per il torneo dei Candidati del prossimo anno. Un evento a cui partecipano i più forti giocatori in assoluto, da Carlsen a Caruana, da Nepomniachtchi a Nakamura, da Giri a Wesley So. Mai nessun italiano si era spinto così avanti in una manifestazione ritenuta tra le più importanti del circuito.

Lo scacchista azzurro, dopo un primo turno favorevole contro Mohammad Fahad Rahman (Bangladesh), ha inanellato due successi prestigiosi contro giocatori più quotati e favoriti sulla carta: l’ucraino Andrei Volokitin (punteggio Elo 2661) e soprattutto il russo Daniil Dubov (2716), numero 26 del mondo. Il 27enne di Mosca, che ha partecipato all’evento rappresentando la Federazione internazionale (FIDE), è tra gli scacchisti più noti al mondo: grande maestro (GM) a 14 anni, vincitore di diversi campionati giovanili, in Russia e in Europa, fa oggi parte dell’élite scacchistica tanto che in passato è stato chiamato da Magnus Carlsen, come suo secondo, per preparare i match mondiali (entrambi vinti) del 2018 e del 2021. E bastano le parole dello stesso Vocaturo, alla fine della prima partita, per riassumere la portata di questa impresa: “È davvero bello vincere una posizione così complessa contro il ‘Re delle complicazioni'”. Giocare contro Dubov non è mai semplice, vincere è difficilissimo. Per molti analisti si tratta, infatti, di uno dei più grandi “upset” (vittorie inattese) della World Cup.

L’italiano arriva al quarto turno con un percorso ‘quasi’ netto e non è mai apparso in difficoltà in nessuna delle partite fino a qui disputate. Al primo turno ha vinto entrambi i match, sia con i pezzi bianchi che con i pezzi neri. Contro Volokitin, dopo due patte molto solide, ha vinto i match di spareggi senza alcun patema mentre contro Dubov ha ottenuto un successo con i pezzi neri e ha poi pattato con i bianchi, resistendo agli assalti disperati dell’avversario. In quest’ultima sfida sono state decisive le scelte strategiche dell’atleta romano: con i pezzi neri optare per una variante poco nota dell’apertura inglese (neo-catalana), scelta da Dubov, per uscire presto dalla teoria, già prima delle 10 mosse, e poi giocarsi il tutto per tutto con una partita dei quattro cavalli, apertura molto solida, il giorno seguente. Le prestazioni poco brillanti del nativo di Mosca hanno contribuito all’esito finale del match ma non sminuiscono la grande qualità di gioco espressa dall’italiano.
Vocaturo, prima scacchiera della nazionale e numero uno d’Italia, dovrebbe aver portato il suo punteggio Elo intorno ai 2625 punti avvicinandosi così alle prime cento posizioni della classifica internazionale. Ad attenderlo, si giocherà il 9 e 10 agosto, il vincente del match tra l’emiratino Salem Saleh (2661, numero 75 del mondo) e un’altra sorpresa, l’iraniano Bardiya Daneshvar (2570). Salem ha vinto il primo match e, mentre scriviamo, sta difendendo una posizione quasi disperata per trovare la patta che lo porterebbe a sfidare l’italiano. Non si escludno quindi gli eventuali spareggi. Agli ottavi, in caso di ulteriore successo, è probabile che arrivi a sedersi alla scacchiera uno tra Anish Giri (numero 7 del mondo) e Peter Svidler (numero 47). Quel che conta oggi, però, è che grazie a Daniele Vocaturo, forse l’italiano più forte di tutti i tempi, il Paese è tornato a far parlare di sé tra gli appassionati di tutto il mondo. Un buon auspicio in vista degli Europei a squadre che si terranno in Montenegro a fine novembre. (AGI)