Savona, il sindaco Russo iscrive all’anagrafe il figlio di due donne: «Sfido il divieto, il governo è lontano dalla realtà»


 

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Il piccolo, che avrà due mamme, è stato concepito a Barcellona con la fecondazione assistita da una delle due donne

Per la prima volta dopo lo stop alle trascrizioni stabilito dal governo, in Liguria è stato iscritto all’anagrafe il figlio di due donne. A firmare l’atto è stato il sindaco di Savona, Marco Russo, che ha deciso di procedere personalmente. Senza coinvolgere dunque i funzionari, per non metterli nella posizione di disattendere la direttiva del ministro dell’Interno Piantedosi. E affermando: «Sfido il divieto, il governo è lontano dalla realtà». Il piccolo, che avrà due mamme, è stato concepito a Barcellona con la fecondazione assistita di una delle due donne, ed è nato il 18 marzo a Savona, all’ospedale San Paolo. Tecnicamente è registrato come figlio di una mamma biologica e di una mamma intenzionale. Le due donne, Roberta e Giulia, 36 e 32 anni, sono sposate da anni. In Liguria Marco Russo è l’unico sindaco di un capoluogo alla guida di una compagine di centrosinistra. La sua decisione, riporta il Secolo XIX, ha prevedibilmente scatenato reazioni nella politica regionale. Per Gianni Berrino di Fratelli d’Italia, senatore ed ex assessore regionale, «la scelta di Russo è evidentemente una mossa di carattere politico, che si inserisce nella scia di iniziative analoghe degli ultimi tempi. Una forzatura che va contro la normativa attuale». Invece secondo Lorenzo Basso, senatore di area cattolica del Pd, «Russo ha fatto bene. Perché tutte la discussione sull’argomento dev’essere vista in prima battuta dalla parte dei bambini. Me l’ha insegnato un sacerdote: bisogna sempre premettere l’interesse della parte più debole e la parte più debole in questo caso sono i bambini, ai quali vanno garantiti tutele e diritti più ampi possibile».