Sanremo 1972. Dopo Il ‘68 è cambiata la società, ma non la censura


di Gianni De Iuliis

Dal 24 al 26 febbraio 1972 si svolge la ventiduesima edizione del festival di Sanremo, condotta da Mike Bongiorno, affiancato da Sylva Koscina e Paolo Villaggio.

La canzone vincitrice fu I giorni dell’arcobaleno interpretata da Nicola Di Bari. Un pezzo fresco, con una melodia dolce, che narra la vicenda di un’adolescente che perde la sua verginità («Erano i giorni dell’arcobaleno, / finito l’inverno tornava il sereno / E tu con negli occhi la luna e le stelle / sentivi una mano sfiorare la tua pelle / E mentre impazzivi al profumo dei fiori, / la notte si accese di mille colori / Distesa sull’erba come una che sogna, / giacesti bambina, ti alzasti già donna»). La canzone ebbe una storia travagliata; incappò negli strali della censura, poiché ritenuta troppo esplicita nella descrizione della prima volta.

Era il 1972. Nonostante il ’68, le lotte studentesche, la laicizzazione della cultura e della politica italiana, la censura continuava imperterrita e la sua azione si rinnovava soprattutto nei confronti della musica, ove si censuravano soprattutto riferimenti che potessero provocare turbamento. Oggetto di censura era la religione: Dio è mortocantata da I Nomadi venne censurata dalla Rai, ma regolarmente trasmessa da Radio Vaticana. Altro argomento scabroso era il sesso, oggetto di una censura particolarmente feroce, come avvenne esempio nel caso di Je t’aime… moi non plus, cantata da Serge Gainsbourg e Jane Birkin nel 1969. La morsa censoria cattolicacomincia ad allentarsi a partire dalla seconda metà degli anni Settanta. In ogni caso Nicola Di Bari fu costretto a modificare il testo della canzone, che rischiò la non ammissione alla gara canora. Il verso incriminato fu: «Vivi la vita da donna importante perché a tredici anni hai già avuto un amante». L’età della protagonista fu aumentata a «sedici anni». Nell’edizione del 1972 ci fu un altro caso di censura. Anna Identici presentò il brano Era bello il mio ragazzo. Il verso incriminato fu: «con un buco nella testa». Fu considerato troppo truce e modificato con «col vestito della festa».

Fu un festival particolarmente stimolante dal punto di vista musicale, con il debutto di Gianni Morandi e Alice (all’epoca Carla Bissi), con la canzone Piazza grande di Lucio Dalla, con i successi commerciali dei Delirium (il loro pezzo Jesahel divenne il manifesto della cultura hippie) e di Marcella Bella, con Montagne verdi.

Il 18 giugno 1972, durante la campagna elettorale per le presidenziali negli Stati Uniti, fu sventato un tentativo di spionaggio politico ai danni del Partito democratico. Cinque ignoti stavano piazzando microfoni-spia nella sede del Comitato nazionale del partito, all’Hotel Watergate di Washington. È l’inizio del più grosso scandalo che colpisce la Casa Bianca e che porterà, due anni dopo, alla richiesta di impeachment e alle dimissioni di Richard Nixon, Presidente in carica.

L’Impeachment è un istituto giuridico, presente in diversi Stati del mondo, con il quale si prevede il rinvio a giudizio di titolari di cariche pubbliche, accusati di aver commesso illeciti nell’esercizio delle loro funzioni. Nell’ordinamento giuridico statunitense soggetti passivi sono i componenti del potere esecutivo e i giudici. Soggetti attivi dell’impeachment sono la Camera dei Rappresentanti, investita della funzione di discutere i presupposti dell’accusa ed eventualmente elevarla (con voto a maggioranza semplice dei presenti) e il Senato, investito del ruolo di giudice (con voto a maggioranza dei due terzi dei presenti). Se è posto sotto accusa il presidente degli Stati Uniti, il Senato sarà presieduto dal Presidente della Corte Suprema.

Per quanto concerne i componenti dell’esecutivo, finora tre presidenti statunitensi sono stati sottoposti a impeachment. Non si considera il caso di Nixon, che rassegnò le sue dimissioni prima che si concretizzasse la procedura d’impeachment.  Il democratico Andrew Johnson nel 1868. Egli sostituì Abraham Lincoln, assassinato nel 1865.  Fu sottoposto all’impeachment per alcuni supposti abusi nell’esercizio dei suoi poteri, in un contesto di conflittualità con il Congresso americano, di cui Johnson rifiutava la politica fortemente punitiva contro gli Stati del sud. Si salvò per un solo voto. Nel 1998 Bill Clinton ha subito l‘impeachment per aver mentito sulla sua relazione con una giovane stagista della Casa Bianca, Monica Lewinsky, e per aver ostacolato la giustizia. La tesi che ha prevalso, nell’opinione pubblica e nel Congresso, è stata che questi comportamenti attenevano più alla sfera privata che a quella pubblica del Presidente, perciò è stato assolto dal Senato con apposito voto il 12 febbraio 1999.

Il 18 dicembre 2019 Donald Trump diventa il terzo presidente nella storia degli Stati Uniti a essere messo ufficialmente sotto accusa. Il 13 gennaio 2021 la Camera approva un secondo impeachment a suo carico per istigazione all’insurrezione, in seguito all’assalto al Campidoglio degli Stati Uniti d’America del 2021. Trump diventa il primo Presidente sottoposto a due procedure di impeachment nella storia del Paese. A oggi nessun presidente è ancora stato rimosso dall’incarico attraverso un impeachment.