Un paziente oncologico che ha bisogno di sottoporsi a una radioterapia all’ospedale San Francesco di Nuoro ha di fronte una lista d’attesa di circa 6 mesi. L’alternativa – gli è stato spiegato – è andare a Roma, nel’azienda Sant’Andrea. Il caso è stato denunciato, con una lettera aperta all’assessore regionale alla Sanità, Carlo Doria, dalle assistenti sociali del comune di Fonni (Nuoro) Rosanna Verachi e Anna Gregu.
“In questi giorni assistiamo impotenti e sconcertati, all’interno del Servizio sociale dove operiamo, alla disperazione dei numerosi pazienti oncologici che devono essere sottoposti a cure radioterapiche”, riferiscono le firmatarie della lettera, “che non possono usufruire delle cure di nessun presidio ospedaliero della Sardegna per le lunghe liste d’attesa; dove il sistema sanitario sardo consiglia formalmente per iscritto agli utenti di recarsi in strutture della penisola per poter avere le cure di cui necessitano per le patologie che presentano”.
“Chiediamo all’assessore Doria”, concludono le due assistenti sociali, “che impedisca l’esodo dei malati oncologici sardi e delle loro famiglie, che sono costretti a ricarsi nelle strutture ospedaliere della penisola per essere sottoposti alle cure radioterapiche”.
“Risponde al vero che al momento, per alcune patologie (differibili) la lista di attesa del nostro Centro può essere considerata lunga, ma si tratta di visite per patologie differibili che possono essere rinviabili anche oltre i 6 mesi, fino a un massimo di 12 mesi”, precisa, in una nota, la Asl di Nuoro, dopo aver interpellato il direttore della Struttura Complessa di Radioterapia oncologica dell’Ospedale San Francesco, Alessandro Carai. “Pertanto, la situazione oggettiva in cui versano gli altri reparti ha di fatto aggravato l’accesso dei pazienti presso la nostra struttura”. Al momento – aggiunge l’azienda sanitaria – il nostro Centro è in grado di erogare, in tempi oncologicamente corretti, trattamenti radioterapici su mammella (unici in Sardegna ad avere anche il controllo del gating respiratorio per risparmiare dosi al cuore), retto, polmone, esofago, patologie del testa collo e trattamenti stereotassici si encefalo, linfonodi, scheletro e polmone”. “Ogni paziente che afferisce al nostro Centro, in base alla patologia, viene sottoposto ad attenta valutazione del caso con rilascio di indicazione terapeutica e tempistica”, spiega la Asl di Nuoro. “Le difficoltà non riguardano la sola Radioterapia di Nuoro, che non avendo comunque, una pianta organica completa riesce a soddisfare almeno in parte le esigenze del territorio di competenza e delle altre regioni sarde, questo nonostante a seguito dell’avvio dell’aggiornamento del parco tecnologico della Radioterapia Sperimentale del Businco e della tecnologica degli apparecchi di Sassari, si sia verificato un notevole afflusso di pazienti con patologie ordinarie, oltre le patologie con indicazione a trattamento con tecniche speciali (erogate al momento solo dalle Radioterapie di Nuoro e del Mater Olbia) presso le nostre strutture”. Nel dettaglio, ecco le liste d’attesa secondo la Asl nuorese: – Mammella circa 1-2 mesi – Testa collo curativi e adiuvanti 30/45 giorni – Tumori maligni primitivi dell’encefalo 30/45 giorni – Esofago/stomaco/pancreas 30/45 giorni – K cervice 1 mese – K endometrio 2 mesi circa (in base al programma terapeutico post-chirurgico) – Metastasi ossee sintomatiche 1-2 giorni – Sanguinamenti e compressioni midollari-1-2 giorni – Prostata (in base allo stadio, al fatto che siano operati o meno, in blocco androgenico o meno, da 4 a 6 mesi) (AGI)
RED/ROB