Un grave episodio di violenza ha scosso l’Ospedale di Altamura ieri pomeriggio, quando una dottoressa in servizio è stata aggredita verbalmente in maniera violenta da un gruppo di una decina di persone. L’aggressione, che ha coinvolto anche altri medici presenti, è stata scatenata probabilmente dal decesso di un’anziana paziente, ricoverata nello stesso reparto, nonostante i disperati tentativi dei sanitari, inclusi rianimatori, di salvarle la vita. La dottoressa, vittima dell’aggressione, ha dovuto ricorrere alle cure del Pronto soccorso e ha ricevuto una prognosi di cinque giorni. Questa mattina ha sporto denuncia contro i responsabili. Sul posto sono immediatamente intervenuti i Carabinieri di Altamura. La direzione della Asl Bari ha informato del fatto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha espresso ferma condanna: “Siamo sempre al fianco dei nostri medici – ha dichiarato Emiliano – perché sono impegnati giorno e notte nel garantire la salute di tutti i cittadini. Aggredire i sanitari non è mai un’opzione, per questo non possiamo che condannare atti assolutamente ingiustificabili e nello stesso tempo esprimere solidarietà al personale coinvolto”. Anche Luigi Fruscio, direttore generale facente funzioni della ASL Bari, ha condannato l’accaduto: “Non ci sono ragioni che possano giustificare l’aggressione a un medico nell’esercizio delle sue funzioni. Nell’esprimere solidarietà e vicinanza alla dottoressa aggredita, condanniamo fermamente questo ennesimo atto di violenza vile e inaccettabile. Naturalmente, e come sempre, la ASL garantirà ogni supporto alla dottoressa aggredita, compresa la tutela legale”. A prendere posizione è stato anche Filippo Anelli, presidente dell’Ordine dei medici di Bari e della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, che ha espresso solidarietà ai colleghi coinvolti: “Esprimo vicinanza a nome mio e dell’Ordine che rappresento alla dottoressa e agli altri colleghi di Altamura che hanno subito l’ennesima, inaccettabile aggressione». Anelli ha sottolineato come questo episodio sia “espressione di una netta frattura tra servizio sanitario e cittadini” e ha ribadito che “atteggiamenti di questo genere sono intollerabili e ingiustificabili”. “Però, la ferma condanna non basta”, ha aggiunto Anelli. “Ci affidiamo alla sensibilità del direttore Fruscio e alla Magistratura affinché tutte le misure previste per legge, incluso l’arresto in flagranza differita, siano messe in atto”. (AGI)