Samsung: taglierà posti in sud-est asiatico e Australia


Samsung Electronics, filiale del gruppo sudcoreano Samsung, ha annunciato il taglio posti di lavoro nel sud-est asiatico, in Australia e in Nuova Zelanda, sulla scia di un ampio piano di ristrutturazione che potrebbe far scomparire il 10% delle posizioni.
Il gigante dell’elettronica di consumo e dei chip sta cambiando la sua forza lavoro nel sud-est asiatico, in Australia e Nuova Zelanda e “gli aggiustamenti includono tagli di posti di lavoro”, ha riferito un portavoce dell’azienda. Si tratta di “aggiustamenti di routine della forza lavoro”, che vengono implementati “per migliorare l’efficienza operativa”, ha spiegato Samsung Electronics in un comunicato stampa.
L’azienda “non ha fissato un obiettivo quantificato per posizioni specifiche”, ha aggiunto il produttore del Galaxy. Tuttavia, secondo l’agenzia Bloomberg, questi licenziamenti potrebbero colpire circa il 10% del personale di Samsung Electronics nelle aree interessate.
Con sede a Suwon, nel sud della Corea del Sud, l’azienda impiega complessivamente oltre 267.800 persone, più della metà delle quali lavora all’estero. (AGI)