Salute: notti luminose e giorni bui influenzano sonno-veglia


L’esposizione a notti più luminose e giorni più bui causa disturbi al ciclo circadiano – il ciclo sonno veglia – , che si accompagnano a un peggioramento della salute e ad un aumento del rischio di mortalità. E’ quanto emerge da uno studio guidato dalla Monash University, e pubblicato su PNAS. Gli autori hanno raccolto 13 milioni di ore di dati da sensori di luce indossati da circa 89.000 individui di età superiore ai 40 anni. Coloro che hanno sperimentato notti più luminose e giorni più bui hanno avuto un rischio più elevato di mortalità prematura. Questo al netto di fattori sociodemografici e di stile di vita. “Abbiamo studiato – spiegano gli autori – se la luce diurna e notturna e i modelli di luce che interrompono i ritmi circadiani predicessero il rischio di mortalità. Volontari della UK Biobank hanno indossato sensori di luce per 1 settimana. Le esposizioni alla luce diurna e notturna sono state definite dall’analisi fattoriale dei profili di luce delle 24 ore. Gli individui con una esposizione a luce diurna più intensa presentavano un rischio di mortalità per tutte le cause progressivamente più basso, mentre quelli con una luce notturna più intensa presentavano un rischio di mortalità per tutte le cause progressivamente più alto rispetto agli individui in ambienti più bui . Gli individui con ampiezza circadiana inferiore, fase circadiana precoce o fase circadiana tardiva presentavano rischi di mortalità per tutte le cause più elevati. La luce diurna, la luce notturna e l’ampiezza circadiana hanno previsto la mortalità cardiometabolica, con livelli di rischio maggiori rispetto alla mortalità per altre cause. I risultati sono stati confermati all’aggiustamento per età, sesso, etnia, fotoperiodo e fattori sociodemografici e di stile di vita”. Ridurre al minimo la luce notturna, massimizzare la luce diurna e mantenere regolari schemi luce-buio che migliorano i ritmi circadiani può promuovere la salute cardiometabolica e la longevità, concludono i ricercatori. (AGI)