Salute: ADHD, prescrizione farmaci in aumento dopo la pandemia

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Negli ultimi anni, la carenza a livello nazionale del trattamento per il disturbo da deficit di attenzione e iperattività è stata associata a una serie di cambiamenti nelle prescrizioni di farmaci stimolanti per i bambini. Ad analizzarli uno studio, pubblicato sulla rivista Pediatrics, condotto dagli scienziati del Susan B. Meister Child Health Evaluation and Research Center presso l’Università del Michigan.
Il team, guidato da Sijia He e Kao-Ping Chua, ha analizzato la distribuzione di Adderall, un farmaco stimolante fondamentale per i pazienti pediatrici con disturbi da deficit di attenzione/iperattività, nella popolazione di età compresa tra cinque e 17 anni tra il 2017 e il 2023. I ricercatori hanno utilizzato banche dati nazionali, che coprono il 92% delle prescrizioni statunitensi. All’inizio della pandemia di Covid-19, riportano gli autori, è stata osservata una diminuzione drastica della disponibilità di questi medicinali. Il tasso mensile era infatti calato di circa 455 bambini ogni 100mila, con una riduzione del 19% rispetto a gennaio 2017. Nell’ottobre 2022, l’annuncio della Federal drug administration di una carenza dello stimolante è stato seguito da un crollo delle prescrizioni del farmaco nella popolazione pediatrica. Bambini, adolescenti e ragazzi hanno però ricevuto altri tipi di stimolanti, come il dexmetilfenidato, comunemente noto come Focalin. Le variazioni nella distribuzione di stimolanti erano influenzate da fattori come età e genere dei pazienti.
“I nostri risultati – afferma He – suggeriscono che la carenza di Adderall non rispecchia l’interruzione della terapia, ma piuttosto un cambio di prodotto. È necessario condurre ulteriori approfondimenti per capire se i surrogati abbiano provocato potenziali effetti sulla salute dei bambini”. “Durante la pandemia abbiamo osservato un aumento dei sintomi di ADHD – afferma Chua – il che potrebbe aver portato a un incremento nelle prescrizioni di stimolanti. Ciò potrebbe essere correlato al passaggio verso l’apprendimento virtuale. I nostri risultati evidenziano la necessità di garantire un’appropriata prescrizione di stimolanti nei ragazzi e negli adulti. È fondamentale affrontare la carenza di farmaci stimolanti perché molti bambini ne fanno affidamento. I sintomi dell’ADHD non trattati possono danneggiare la salute e l’apprendimento”. (AGI)


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