Il Tribunale della città di Mosca ha respinto mercoledì un appello contro il mandato di arresto emesso per Yulia Navalnaya, la vedova del leader dell’opposizione russa Alexei Navalny. “L’ordinanza del tribunale di Mosca del 9 luglio 2024 sull’arresto in contumacia di Navalnaya rimane in vigore. L’appello è respinto”, ha stabilito il tribunale, citato dall’agenzia di stampa russa Interfax.
La seduta, alla quale la difesa non ha partecipato, si è svolta a porte chiuse. A seguito di questa decisione, la precedente sentenza entra in vigore e Navalnaya, 48 anni, accusata dalla procura russa di aver partecipato a un’associazione estremista. Il mese scorso Mosca ha emesso un mandato di cattura nei confronti dell’oppositrice; se dovesse essere arrestata in territorio russo oppure estradata, verrà detenuta per due mesi, in base al provvedimento di giustizia già emesso.
La vedova di Navalny, che ha giurato di portare avanti la causa del marito dall’esilio, accusa il presidente russo Vladimir Putin di essere responsabile della sua morte e sostiene che il suo potere si basa su “disinformazione, bugie, inganni e provocazioni”.
Navalny è morto improvvisamente il 16 febbraio, un mese prima delle elezioni presidenziali del 17 marzo in cui Putin era il candidato favorito, dopo aver fatto una passeggiata nel penitenziario IK-3 nella città artica di Jarp, secondo le autorità carcerarie. (AGI)