L’incendio nel terminal della compagnia energetica russa Novatek nel porto di Ust-Luga, nella regione di Leningrado, è avvenuto a seguito di due esplosioni. Lo ha annunciato Yuri Zapalatsky, capo del distretto di Kingisepp, dove si trova l’infrastruttura.
“Alle ore 2:45 è arrivata una telefonata dal governatore della regione di Leningrado, Aleksandr Drozdenko, che erano avvenute due esplosioni nel porto di Ust-Luga presso l’impresa Novatek. Alle tre del mattino, l’amministrazione ha riunito i vertici locali della sicurezza. È stato deciso il regime di massima allerta”, ha detto Zapalatsky in un videomessaggio pubblicato sul suo canale Telegram. “Al momento delle esplosioni”, ha aggiunto, “sul luogo c’erano 148 persone. Non ci sono state vittime né feriti. La situazione è completamente sotto controllo”.
Alcuni canali Telegram russi, citati dal sito indipendente Meduza, riferiscono che poco prima dell’incendio gli abitanti di Kingisepp (a circa 35 chilometri dal porto) hanno sentito il rumore dei droni in volo. Anche i canali Telegram Baza e Shot scrivono che i residenti locali hanno sentito il rumore di droni e poi le esplosioni.
La pubblicazione di San Pietroburgo, Fontanka, sostiene che le forze di difesa aerea, poco prima dell’incendio a Ust-Luga, avessero rilevato due droni che volavano verso San Pietroburgo, ma poi hanno cambiato rotta e si sono diretti verso Kingisepp.
Ufficialmente, il ministero della Difesa non ha segnalato alcun drone sulla regione di Leningrado. Allo stesso tempo, il dicastero ha riferito di droni abbattuti in tre diverse regioni da ieri sera.
Il 18 gennaio scorso, Mosca ha segnalato per la prima volta dall’inizio della guerra un drone abbattuto nella regione di Leningrado. Successivamente la pubblicazione Ukrayinska Pravda, citando una fonte dei servizi segreti, ha riferito che droni ucraini avevano attaccato un deposito petrolifero. (AGI)