Roma: Tagliavanti, Giubileo e Pnrr opportunità per ripartire


CONSIDERAZIONI GENERALI. Il 2024 – si legge in una nota di sentesi della ricerca – si presenta come un anno complesso per le imprese romane, dopo la crescita del 2022 e il consolidamento del 2023. Per quasi l’85% delle imprese, nei primi 6 mesi del 2024, il fatturato è rimasto stabile o in diminuzione, percentuali simili anche per le aspettative sulla seconda parte dell’anno.
Molto polarizzate le risposte in tema di accesso al credito, per poco più della metà del campione l’accesso al credito ha rappresentato nel 2024 un problema (con una impresa su 9 che dichiara di aver avuto problemi anche maggiori nel 2024 che nel 2023), mentre per quasi la metà del campione non ha rappresentato un particolare problema.
Stabile la dinamica occupazionale con la maggioranza del campione, circa 3 imprese su 4, che hanno lasciato invariata la base occupazionale.
Oltre la metà del campione ritiene che Roma debba avere una maggiore autonomia di governo, mentre un terzo delle imprese preferisce non esprimersi non conoscendo approfonditamente la questione.
Le imprese si aspetterebbero – si legge ancora – da una maggiore autonomia di governo di Roma, principalmente, una burocrazia più efficiente, un miglioramento dei servizi pubblici essenziali (rifiuti, trasporti etc.), maggiori investimenti nelle infrastrutture cittadine.

CONGIUNTURA 2024. Nei primi 6 mesi del 2024 per il 42,86% delle imprese il fatturato è diminuito rispetto ai primi 6 mesi del 2023, per il 42,06% è rimasto stabile, per il 15,08%, invece, il fatturato è aumentato.
Più positivo l’andamento dell’occupazione. Per il 77,78% delle imprese romane del campione il numero dei dipendenti è rimasto stabile, a fronte di una percentuale dell’8,73% che ha aumentato il numero dei dipendenti e del 13,49% che li ha ridotti.
ASPETTATIVE SECONDO SEMESTRE 2024 E ACCESSO AL CREDITO. Per il secondo semestre del 2024 il 46,83% delle imprese prevede un fatturato stabile rispetto alla seconda parte del 2023, il 34,92% prevede un fatturato in diminuzione e il 18,25% in aumento.
Per il 48,41% delle imprese l’accesso al credito non sta rappresentando un particolare un problema nel 2024, per quasi il 40% delle imprese invece (39,68%) l’accesso al credito è un problema serio, così come lo era nel 2023. Per l’11% delle imprese l’accesso al credito è un problema maggiore che nel 2023. Il 57% degli imprenditori romani ritiene che Roma Capitale debba avere una maggiore autonomia di governo, burocrazia più efficiente e un miglioramento dei servizi pubblici i principali benefici attesi. Per oltre la metà delle imprese romane l’accesso al credito rappresenta un problema, nell’11% dei casi a un livello anche superiore al 2023. Nel secondo semestre del 2024 il 18,25% delle aziende prevede un aumento del fatturato, il 34,92% una diminuzione. Sono questi alcuni dei risultati emersi da un’indagine realizzata dalla Camera di commercio di Roma su un panel di 500 imprese rappresentative del tessuto imprenditoriale di Roma e provincia. Indagine che ha come obiettivo quello di capire come le imprese hanno affrontato la prima metà del 2024, e quali aspettative hanno gli imprenditori di Roma e provincia sulla seconda metà del 2024.
MAGGIORE AUTONOMIA DI GOVERNO PER ROMA. Il 57,14% degli imprenditori ritiene che a Roma debba essere riconosciuta una maggiore autonomia di governo, mentre solo il 9,52% pensa che i poteri di cui gode oggi Roma siano adeguati al suo ruolo. Una impresa su 3 non esprime una valutazione.
Tra i vantaggi che dovrebbe portare il riconoscimento di una maggiore autonomia a Roma Capitale (possibili più risposte) gli imprenditori segnalano principalmente una burocrazia più efficiente (49,21%), un miglioramento dei servizi pubblici essenziali (41,27%), maggiori investimenti nelle infrastrutture cittadine (37,30%), un rafforzamento degli incentivi alle imprese (28,57%), una riduzione del carico fiscale (24,60%). Il 30% non si aspetta vantaggi significativi.
“Le guerre, le forti tensioni geopolitiche – afferma Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma – fanno del 2024 un anno molto incerto e complesso. Dal 2022 si è avviato un percorso di consolidamento dello sviluppo economico nel nostro territorio dopo il crollo dovuto alla pandemia nel 2020. Nel 2024 si registrano i primi segnali di rallentamento della crescita, occorre mettere in atto nuove strategie per sostenere il sistema produttivo. Le imprese romane hanno comunque dimostrato una grande capacità di tenuta, ma soprattutto per le piccole imprese, il 2024 rischia di essere un anno di contrazione del fatturato. I risultati della nostra indagine evidenziano come a fronte di oltre il 40% di imprese che registra un fatturato in diminuzione, solo il 15% delle imprese prevede un fatturato in aumento. L’indagine mette, inoltre, in evidenza come le imprese romane ritengano importante la questione dei poteri e dell’autonomia di governo di Roma: per il 57% delle imprese occorre una maggiore autonomia di governo, un aspetto che potrebbe avere significativi impatti anche sulle dinamiche economiche del nostro territorio con un miglioramento dell’efficienza e della qualità dei servizi. Per il futuro – conclude Tagliavanti – resto ottimista, ci sono elementi concreti che potranno favorire lo sviluppo di Roma, a partire da un auspicabile allentamento della stretta monetaria, ma soprattutto dovremo valorizzare pienamente le ricadute positive in termini di turismo e sviluppo del Giubileo e gli importanti investimenti del Pnrr che stanno atterrando sul nostro territorio”. (AGI)