Roma cinema: Manetti, nostro film racconta aspetti positivi Sud


“Il film nasce dal nostro amore per questa città speciale, Palmi, che abbiamo voluto raccontare come la conosciamo noi, senza la pretesa di essere gli unici conoscitori della verità, però probabilmente le città tipo Palmi della Calabria, del Sud vengono raccontate sempre in un altro modo, con una retorica sempre un po’ negativa. Il Sud viene raccontato sempre in negativo, criminalità, folklore. Ma noi vediamo altro quando andiamo. Ma noi vogliamo raccontare questo punto di vista perché pensiamo, come dice Rocco anche, che è un lato meridionale come noi, che a volte il Sud autodistrugge dietro un racconto un po’ autodistruttivo”. Lo dice il regista Marco Manetti presentando insieme al fratello Antoinio il film ‘U.S. Palmese’ che oggi sarà proiettato alle 18.30 in sala Sinopoli nella sezione Grand Public della Festa del cinema di Roma.
“Nel nostro film non si parla di fatti giudiziari – aggiunge – si parla di corruzione umana, del fatto che lo sport, in particolare il calcio, finisce per non essere più uno sport, che l’attenzione mediatica, troppi soldi attorno al calcio, in qualche modo tolgono al calcio le caratteristiche principali dello sport in funzione di uno sport squadra. Perché fa vincere l’individualismo, perché fa vincere la voglia di affermarsi davanti alla passione e davanti al divertimento puro”.
“In qualche modo abbiamo pensato di far incontrare a un campione che ha perso la sua anima, in qualche modo, che ha perso la passione – prosegue il regista – va al Sud Italia, a Palmi, che è una cittadina a cui siamo molto legati, perché veniamo da lì, la nostra mamma è di là, e lì ritrova se stesso. Ci è venuto in mente un piccolo slogan che non so se mai useremo nella produzione del film, che in qualche modo dice in poche parole questa cosa: è venuto per aiutare la Palmese, ma sarà la Palmese ad aiutare lui”, conclude. (AGI)