Roma: catturata ‘banda del buco’, 6 arresti


Roma, 16 feb.

Game over per la ‘Banda del buco’ che, nei mesi scorsi, ha rapinato diversi uffici postali della Capitale. Questa mattina sei persone sono state arrestate dalla Squadra Mobile della polizia e dai colleghi del Centro Operativo Sicurezza Cibernetica del Lazio che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, firmata dal gip di Roma su richiesta della procura. L’accusa è quella, a vario titolo e a seconda delle posizioni, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine presso uffici postali e di concorso in rapine. Le indagini, che hanno interessato il territorio della Capitale e della provincia, hanno consentito di delineare con precisione i ruoli ricoperti dagli associati per i quali è stata disposta la custodia cautelare in carcere; il 75enne e il 70enne sono risultati capi e promotori dell’organizzazione, dove il primo svolgeva anche il ruolo di “palo”, mentre il secondo, insieme a un 66enne, eseguiva materialmente le rapine. Nel corso dell’attività investigativa, è emerso come gli altri indagati in concorso, destinatari dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, avevano altre mansioni: un soggetto di 68 anni si occupava della riproduzione di chiavi per poter accedere agli uffici postali o a locali attigui dove poi, altri due, rispettivamente di 53 e 50 anni, provvedevano a praticare fori per poi consentire ai complici di accedere all’interno delle filiali da colpire. Ai soggetti, ristretti in carcere, è stata contestata la commissione della rapina avvenuta il 3 maggio dello scorso anno, in zona San Giovanni; nello specifico, il 70 enne e il 66enne, armati di pistola, entrarono nell’ufficio postale, muniti di una chiave alterata e, dopo aver minacciato la direttrice che era intenta a caricare lo sportello atm, asportarono contanti per circa 195 mila euro, con la collaborazione di un altro soggetto che aveva la mansione di “palo” all’esterno della filiale. Grazie a successivi accertamenti investigativi, è stato possibile monitorare le attività degli odierni indagati ai quali, a vario titolo, sono stati quindi contestati altri due tentativi avvenuti negli scorsi mesi di settembre e novembre, rispettivamente a Setteville di Guidonia e nel quartiere Tuscolano, dove il 70enne, il 66enne e il 75enne sono stati tratti in arresto in flagranza di reato mentre si apprestavano, armati di taglierino, a fare ingresso in una sede di Poste Italiane accedendo attraverso un “buco” praticato dai complici in un locale attiguo all’ufficio.