Ritrovati 22 dei 21 dispersi nel Cuneese


AGI – Sono vivi e stanno bene 21 dei 22 dispersi sul Col di Tenda, il valico che collega la provincia di Cuneo alla parte francese della valle del Roja e che è stato bloccato dalle fortissime piogge che hanno investito il Nord-Ovest dell’Italia. A confermarlo è una nota ufficiale della Regione Piemonte, che precisa come “manca all’appello un margaro caduto con la sua auto in un torrente”.

I 21 dispersi (19 italiani e 2 tedeschi) erano rimasti bloccati a Vievola, sul fronte francese, e si sta procedendo al loro recupero, affidato a vigili del fuoco, Guardia di finanza e Soccorso alpino. Nel tardo pomeriggio era stata anche rintracciata dal Soccorso Alpino e speleologico piemontese la comitiva di escursionisti tedeschi dispersi in Valle Gesso, sempre nel cuneese. I sei membri della comitiva, cinque uomini e una donna, si trovavano in un rifugio “in condizioni relativamente buone, ma impossibilitati a scendere”. Sono stati, quindi, evacuati tutti e ricondotti in fondovalle sani e salvi.

Al momento, dunque, il bilancio accertato del maltempo che ha colpito fortemente il Nord Italia è di due vittime, un uomo di 36 anni, in Valsesia nel vercellese ed un vigile del fuoco volontario in Val d’Aosta, schiacciato da un albero. La situazione in alcune zone del Piemonte è ancora molto difficile: con frazioni isolate, paesi senza energia elettrica ed una viabilità stravolta da crolli e frane. Tecnici hanno lavorato tutto il giorno, grazie anche alla tregua concessa dal maltempo, per cercare di ripristinare il più possibile i servizi per la popolazione. 

“Peggio dell’alluvione del ’94”

“La situazione – ha detto il presidente del Piemonte Alberto Cirio – è peggiore di quella dell’alluvione del ’94, che fu una delle catastrofi naturali più grandi che ha colpito il Piemonte”. Nelle 24 ore di pioggia praticamente incessante, ha ricordato, “è stato superato il record di pioggia caduta in un giorno, che era fermo dal 1958”.

Il Governatore del Piemonte con il presidente della Liguria Toti hanno firmato la richiesta dello stato di emergenza che è stata trasmessa al Governo. Ed al Governo, il presidente Cirio chiede che “l’attenzione sia altissima”. “Di fronte a questi danni e calamità, servirà davvero un impegno straordinario”, ha aggiunto.

Il messaggio di Mattarella

Nel corso della giornata sono stati moltissimi i messaggi di sostegno giunti alla popolazione del Piemonte colpita ancora una volta da un’alluvione. Tra questi, in primis, quella del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che ha chiamato il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, per testimoniare la sua vicinanza al territori. “Le parole e la vicinanza del Presidente della Repubblica – ha detto il Governatore – sono un sostegno molto importante in queste ore difficili. Il suo pensiero è stato per tutti i cittadini travolti da questa calamità, per i sindaci e le istituzioni che stanno affrontando la situazione, per le persone disperse e le squadre delle forze dell’ordine, della protezione civile e dei volontari impegnate ininterrottamente da stanotte nella loro ricerca e nel portare soccorso al territorio”.

Si lavora, dunque, incessantemente, mentre le previsioni per la notte sono di nuove possibili precipitazioni in Piemonte: “l’allerta è massima, nella notte sono previsti nuovi rovesci per cui l’attenzione deve continuare ad essere altissima” ha confermato il presidente Cirio.

Vedi: Ritrovati 22 dei 21 dispersi nel Cuneese
Fonte: cronaca agi