Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi di recente è stato ascoltato in Commissione Cultura sull’organizzazione delle attività scolastiche, in relazione all’attuale contesto della nuova ondata pandemica da Variante Omicron di Covid-19
di Anna La Mattina
Audito in Commissione Cultura alla Camera dei deputati in relazione ai dati e ai numeri attraverso i quali si può leggere lo “stato dell’arte” della situazione nelle scuole italiane, in merito ai contagi causati dalla elevata trasmissibilità della cosiddetta Variante Omicron, il Ministro Bianchi ha ribadito ancora una volta ciò che, come un mantra, continua a ripetere ormai da tempo:
“Stiamo lavorando per la scuola in presenza, si tratta di un impegno che il premier Mario Draghi ha preso con il Parlamento fin dal suo discorso di insediamento. La scuola è in presenza, perché la scuola è comunità, anche attraverso strumenti digitale, ma all’interno di una visione d’insieme (….) Il sistema scolastico ha reagito, malgrado la sua enorme complessità dell’organizzazione. Come Ministero monitoriamo in modo costante, tramite il SIDI, le scuole. Abbiamo un servizio di assistenza, anche tramite help desk, che supporta dirigenti scolastici e docenti”.
Benissimo. Ma vediamo quali sono i numeri riportati da “Orizzonte Scuola”, giornale specialistico, per gli addetti ai lavori del mondo dell’istruzione in Italia: I dati risulterebbero aggiornati dal 12 al 19 gennaio 2022.
Il Ministro Bianchi ha fornito i seguenti dati: Al 19 gennaio, alle ore 12:00, su 374.740 classi (l’82%), il 93,4% delle classi sono in presenza. Di questi il 13,1% con attività integrata per singoli studenti a distanza. Le classi totalmente a distanza sono il 6,6%.
Gli studenti presi in considerazione sono l’81,8% su un totale di 7.362.18; gli alunni in presenza sono l’88,4%. Per l’Infanzia il numero degli alunni positivi o in quarantena è il 9%, e quindi quelli in presenza sono il 91%. Per la Primaria gli alunni positivi o in Dad sono il 10,9%, per la Secondaria di prima e secondo grado gli alunni in DaD o in didattica integrata sono il 12,5%.
Per quanto riguarda la situazione regionale, in Piemonte l’89,4 degli studenti sono in presenza. il 90 ,7 in Friuli, l’87,4 in Emilia Romagna, l’89 in Toscana e nel Lazio, 90,2 in Campania e 90 in Puglia, 83,9 in Sicilia. Il dato più basso degli alunni in presenza è proprio in Sicilia.
Sulle vaccinazioni, secondo i dati del Generale Figliuolo, ad oggi si riscontrano situazioni molto differenziate sui vari livelli: riferisce il Ministro che “per i ragazzi 12-19 anni abbiamo un grado di copertura vaccinale prossimo all’85%, più basso è il livello delle primarie, proprio perché abbiamo potuto procedere con le vaccinazioni dal 25 novembre”.
E incalza: “Il picco di contagi è riconducibile a quando le scuole erano chiuse. Io ho fornito i dati amministrativi, non ho i dati sanitari. L’impennata dei positivi si è avuto dal 18 dicembre (…)Il contagio è avvenuto quando i ragazzi erano a scuola. Hanno avuto contatti familiari, fuori dalla situazione di controllo che si può avere a scuola”.
Il Ministro Bianchi tiene a precisare: “Lungi da me l’idea di fare polemiche, però ho sentito, in questi giorni, proporre stime che non avevano base numerica. (…) Se avessimo ceduto all’idea di una chiusura della scuola, avrebbe portato a casa sostanzialmente 6,5 milioni di bambini e ragazzi. La situazione è difficile, e deve essere ancora vinta e possiamo farcela, però avendo la chiarezza dei dati”.
Ecco di seguito riportate le tabelle, rese pubbliche da Orizzonte Scuola, sulla base dei dati forniti dal Ministero, aggiornati al 19/01/2022:
Sono stati resi noti anche i dati relativi alle dosi di vaccino, somministrate al personale scolastico (docenti e ATA) e a gli alunni dai 5 ai 19 anni: