Rissa nel Fermano, salgono a 2 i nordafricani arrestati.

Un fermo immagine tratto da un video dei carabinieri di Roma, 10 gennaio 2022: I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma stanno eseguendo un'ordinanza con 21 misure di custodia cautelare (18 in carcere, 2 ai domiciliari ed una sottoposta all'obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria) emessa dal Gip del Tribunale di Roma su richiesta dei magistrati della Dda. Le accuse sono, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, spaccio e detenzione ai fini di spaccio in concorso. Il provvedimento scaturisce dalle indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Pomezia e della Stazione Roma Divino Amore, che hanno consentito di accertare l'esistenza di due distinti gruppi criminali dediti al traffico di stupefacenti e allo spaccio al dettaglio. Attivit? illecite che avvenivano nella periferia a sud di Roma, nella zona di Santa Palomba. ANSA/CARABINIERI EDITORIAL USE ONLY NO SALES?


Sono due i nordafricani arrestati e uno denunciato dopo la rissa di ieri nella piazza centrale di Porto Sant’Elpidio, costata la vita a una delle quattro persone coinvolte, il 22enna Jeddi Osama, di origine marocchina e da poco cittadino italiano. Tutti e tre erano stati fermati in Piazza Garibaldi, al momento dell’arrivo delle volanti della polizia. Lo si apprende da fonti investigative. Si tratta di un 34enne marocchino, richiedente asilo e incensurato, che brandiva un coltello con il quale avrebbe minacciato anche gli agenti che lo hanno bloccato utilizzando un taser, e un 22enne egiziano, irregolare in Italia e già noto alla polizia. I reati subito ipotizzati erano stati rispettivamente rissa aggravata e lesioni aggravate e rissa aggravata, ma la posizione del 34enne si è appesantita da questa mattina: è accusato di essere stato lui ad accoltellare a morte Osama. Nella rissa è coinvolto anche un minorenne di origini tunisine, ancora ricoverato all’ospedale di Fermo e anche lui noto alle forze dell’ordine, che è stato denunciato. Le indagini della squadra mobile fermana, dirette dalla procura, vanno avanti: da quanto si è appreso, i tre più giovani avevano deciso di regolare i conti con il 34enne per questioni legate al controllo del mercato dello spaccio di droga e tutti e tre hanno avuto la peggio. (AGI)