Il traino da vendite una tantum di navi verso gli Usa. Crolla l’import, azzerati gli acquisti da Mosca, balzo dell’avanzo commerciale
Navi, ma nono solo. Per quanto la vendita di imbarcazioni verso gli Usa sia la determinante principale dello scatto dell’export extra-Ue di agosto, anche al netto di queste operazioni una tantum il dato resta positivo, fermando sul nascere quello che con il dato di luglio (-6,7%) pareva già l’avvio di un trend negativo.
La crescita annua è dell’8,8%, che in realtà, come segnala Istat, si riduce al 2,7% eliminando le commesse una tantum di navi verso Washington. L’export totale arriva così nel mese a 21,7 miliardi, dai 20 dell’anno precedente.
Allo scatto Usa (+34%) si affiancano aumenti anche in altre aree, come Giappone e India, Medio Oriente, America Latina e Svizzera. Male invece Cina, Regno Unito e ancora una volta Russia, con vendite in calo del 32%
I dati nel dettaglio
Partiamo dal dato mensile, che vede ad agosto per l’interscambio commerciale un aumento per entrambi i flussi, più ampio per le esportazioni (+7,1%) rispetto alle importazioni (+3,8%). Forte incremento su base mensile dell’export spiegato dalle maggiori vendite di energia (+49,5%), beni strumentali (+9,1%) e beni di consumo non durevoli (+8,5%). In lieve aumento le esportazioni di beni intermedi (+0,6%) mentre diminuiscono quelle di beni di consumo durevoli (-4,8%).
Nel trimestre giugno-agosto 2023, rispetto al precedente, l’export cresce dell’1,3%; l’incremento riguarda tutti i raggruppamenti, a esclusione di beni intermedi (-2,8%).
Nello stesso periodo, l’import registra una riduzione del 5,7%, quasi totalmente determinata dalla flessione degli acquisti di energia (-9,4%) e beni intermedi (-8,5%).
Ad agosto 2023, l’export segna una crescita su base annua dell’8,8% (era -6,7% a luglio), trainata dalle maggiori vendite di beni strumentali (+27,6%) e beni di consumo non durevoli (+8,6%). L’import registra una forte contrazione tendenziale (-32,7%), generalizzata e più ampia per energia (-52,2%) e beni intermedi (-27,7%).
Così, il saldo commerciale con i paesi extra Ue27 è positivo e pari a +3.061 milioni (-7.762 milioni ad agosto 2022). Il deficit energetico (-5.095 milioni) è più che dimezzato rispetto a un anno prima (-11.837milioni) mentre l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici, pari a 8.156 milioni, è elevato e in
L’export verso Stati Uniti (+34,0%), Giappone (+16,3%), paesi OPEC (+14,7%) e Svizzera (+8,1%) è in aumento in termini tendenziali; flettono, invece, le vendite verso Regno Unito (-10,1%), Cina(-9,4%) e Turchia (-9,0%).
Si rilevano contrazioni su base annua degli acquisti da tutti i principali paesi partner extraUe27, a esclusione del Regno Unito (+14,6%). Le importazioni dalla Russia registrano la flessione tendenziale più ampia (-90,6%); marcate anche le riduzioni degli acquisti da paesi ASEAN (-38,4%), paesi MERCOSUR (-35,3%), paesi OPEC (-33,7%) e Cina (-32,0%).
di Luca Orlando – fonte: https://www.ilsole24ore.com/