Gli ecologisti sardi del Gruppo d’intervento giuridico (GriG) chiedono al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica di negare la compatibilità ambientale a un nuovo progetto – l’ennesimo – per un impianto eolico nel Cagliaritano. La richiesta di autorizzazione è stata presentata dalla società milanese Ecowind 6 srl, che ha la stessa sede di un’altra società interessata a un progetto analogo nello stesso sito alle pendici del massiccio dei Sette fratelli, tra i comuni di Maracalagonis, Sinnai, Selargius, Quartucciu e Settimo San Pietro.
Il GriG ha inoltrato un atto di intervento nell’ambito del procedimento di valutazione d’impatto ambientale (Via) del progetto che prevede 17 aerogeneratori con un’altezza massima complessiva superiore a 200 metri, per una potenza nominale massima pari a 122,4 MW, oltre a linee elettriche di collegamento alla rete elettrica nazionale, viabilità, una stazione di trasformazione (150/33 kV), una nuova stazione elettrica RTN (150 kV), sbancamenti, cavidotti “in zone ricche di corsi d’acqua, boschi e macchia mediterranea”.
L’associazione ecologista evidenzia, inoltre, la presenza di beni culturali (fra i quali il Nuraghe Bruncu s’Allegau) e di un vincolo paesaggistico/ambientale e di aree naturali protette rientranti nella Rete Natura 2000. La centrale eolica sorgerebbe dentro la fascia di rispetto estesa tre chilometri dal limite delle zone tutelate con vincolo culturale e/o con vincolo paesaggistico, in attesa della prevista individuazione delle aree non idonee all’installazione degli impianti di produzione energetica da fonte rinnovabile.
GriG ha anche mandato un’informativa al ministero della Cultura, alla Regione, alle Soprintendenze speciali per il Pnrr e per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari e ai Comuni interessati. (AGI)