La Svezia deve sviluppare sistemi di pagamento che consentano alle persone di pagare offline con le carte o di utilizzare contanti per acquisti essenziali come il cibo in tempi di crisi. Lo afferma in una nota la Riksbank, secondo cui “alla luce del deterioramento della situazione della sicurezza in Svezia e nella nostra regione limitrofa, sia gli attori pubblici sia i privati devono intensificare urgentemente i loro sforzi per creare un mercato dei pagamenti in grado di funzionare anche quando internet non funziona”.
La banca centrale svedese sta collaborando con il settore privato e mira a disporre di un sistema di pagamento offline con carta funzionante entro luglio del prossimo anno.
Da anni gli svedesi utilizzano meno contanti per le transazioni quotidiane, affidandosi sempre di più a carte e sistemi di pagamento digitali come Swish, che possono essere utilizzati nei negozi e per trasferire denaro tramite cellulare.
La maggior parte delle banche ha smesso di offrire servizi di cassa nelle proprie filiali e la Svezia ha il numero più basso di bancomat pro capite in Europa dopo la vicina Norvegia, secondo i dati del Fmi. Solo il 10% degli svedesi ha utilizzato contanti per gli acquisti recenti, secondo un sondaggio della Riksbank. Di conseguenza, le autorità temono che il mercato dei pagamenti sia vulnerabile alle minacce informatiche, a un disastro naturale o, nel peggiore dei casi, a una guerra. Da qui la decisione della Riksbank di esortare il governo a legiferare per obbligare le aziende che vendono beni essenziali come farmaci da prescrizione, cibo e carburante ad accettare contanti e a rafforzare le misure di sicurezza informatica nel sistema finanziario. Ha anche aperto una serie di depositi di contanti per garantire l’accesso al denaro in tutto il paese. Per la Riksbank le famiglie svedesi dovrebbero avere almeno due carte bancarie, ciascuna di un istituto di credito diverso. (AGI)
Riksbank: deve essere possibile pagare offline con carte credito
