Riforma degli ammortizzatori: più tutele e nessuno escluso


AGI – Nessun lavoratore escluso dal sistema di protezione sociale. E’ l’impegno che si prefigge l’intervento di riforma del sistema degli ammortizzatori sociali, previsto in un documento che il ministro del Lavoro Andrea Orlando sottoporrà il 9 agosto alle parti sociali, e di cui l’AGI ha potuto prendere visione.

L’ambizione è di costruire un modello di welfare inclusivo, seguendo il principio dell’universalismo differenziato, accrescendo il grado di equità generale del sistema. La necessità è coniugare il sistema degli ammortizzatori sociali con il sostegno di mirate politiche industriali, integrandolo con efficaci politiche attive del lavoro.

La riforma punta quindi ad ampliare la platea dei beneficiari includendo tutti i lavoratori subordinati, anche con una minima anzianità di lavoro, compresi gli apprendisti e i lavoratori a domicilio. Le tutele vengono estese ai lavoratori delle imprese da 1 a 5 dipendenti. Previsto anche un incremento del quantum del sostegno e l’introduzione di durate differenziate per dimensione aziendale. 

Una specifica attenzione è rivolta ai lavoratori autonomi, per i quali è stata avviata l’Iscro. Il governo intende monitorarne l’efficacia e valutarne eventualmente l’adozione in via strutturale. Nel frattempo si introducono tutele in caso di maternità e vengono riconosciuti ai professionisti a basso reddito giorni di malattia aggiuntivi.

Tra le novità, un meccanismo di premialità che prevede una riduzione della contribuzione addizionale in caso di mancato ricorso ai trattamenti di integrazione salariale per un tempo significativo. 

Inoltre, ai datori di lavoro che assumono lavoratori sospesi in Cigs per prospettata cessazione è riconosciuto un incentivo economico, oltre alla possibilità di stipulare contratti di apprendistato professionalizzante senza limiti di età; viene introdotto inoltre un contributo monetario a favore degli stessi lavoratori sospesi per prospettata cessazione qualora costituiscano una cooperativa a seguito di un’operaizone di workers buyout.

La bozza prevede anche il rafforzamento del contratto di solidarietà, con incentivi economici e aumento delle percentuali di riduzione dell’orario di lavoro. Inoltre, l’estensione del campo di applicazione della Cigo e l’estensione della Cigs.
Con riferimento alle causali, la riorganizzazione aziendale può essere chiesta anche per realizzare processi di transizione (in questo caso assicurando il trattamento anche ai datori di lavoro con meno di 15 dipendenti). Vengono poi introdotte due nuove casuali: ‘prospettata cessazione dell’attività’ e ‘liquidazione giudiziale’.

Saranno poi meno rigidi i requisiti di accesso alla Naspi. Sul versante del quantum, si posticipa la decorrenza del decalage della Naspi e si introduce un trattamento di maggior favore per quei lavoratori che in ragione dell’età hanno maggiore difficoltà a reinserirsi nel mercato del lavoro. La Naspi viene anche essere estesa ad alcune tipologie di operai agricoli a tempo indeterminato.

Si potenzia anche la Dis-Coll: si innalza la durata massima garantendo un numero di mesi di beneficio pari ai mesi di contribuzione versati; si posticipa la decorrenza del decalage e si riconosce la contribuzione figurativa.

Nel capitolo dedicato alle politiche del lavoro, viene esteso il programma Gol ai lavoratori in Cigs per prospettata cessazione e per quelli in Cigs in accordo di ricollocazione. Anche i lavoratori autonomi che chiudono la partita Iva potranno accedere al programma Gol.

Il documento indica anche il rafforzamento dei Fondi paritetici interprofessionali e la possibilità di sottoscrivere patti territoriali per realizzare progetti formativi e di inserimento lavorativo nei settori della transizione ecologica e digitale.

Per superare definitvamente il ricorso alla cassa integrazione guadagni in deroga, è prevista l’istituzione di un Fondo emergenziale intersettoriale, finalizzato a intervenire quale assicurazione residuale in presenza di eventi di particolare gravità definiti da provvedimenti emergenziali. 

Altra novità, è l’ulteriore estensione del contratto di espansione alle imprese di minore dimensione (prorogato fino al 2026), l’azzeramento dei contatori Cigo e Cigs e l’estensione Cisoa ai lavoratori del settore pesca per periodi diversi da quelli di sospensione dell’attività lavorativa derivante da misure di arresto temporaneo obbligatorio e non obbligatorio.

Il documento prevede poi strumenti di protezione sociale ad hoc per i lavoratori dello spettacolo, che tengono conto del carattere strutturalmente discontinuo delle loro prestazioni.

Per i professionisti, vi è l‘estensione dell’equo compenso in tutti i bandi e le selezioni indette dalla Pa e per tutte le opere e i servizi professionali connessi alla relizzazione dei progetti collegati all’attuazione del Prr.

Infine, per gli enti previdenziali privati vi è un intervento in materia fiscale che riconosca agli enti un credito d’imposta corrispondente alle nuove e maggiori somme utili a erogare prestazioni ai professionisti loro iscritti.  L’azione consentirebbe a ciascuna Cassa di potenziare gli strumenti di tutela sociale rivolti ai propri iscritti e di tararli sulle effettive esigenze dei professionisti. Il ministero intende nel contempo agire per limitare l’effetto della cosiddetta doppia tassazione che grava sui rendimenti e sulle prestazioni erogate dalle Casse. 

Source: agi