Riflessioni condivise da Confedercontribuenti: Chiesta la condanna per il giustizialista Davigo


L’ex Pm di Mani pulite e idolo di tutti i giustizialisti in servizio permanente effettivo ha una “concezione privata” di prerogative e funzioni del Consiglio superiore della magistratura, in quanto, a suo dire, facendone parte può esercitarle “sempre e comunque”. A dirlo è stato ieri il Pm bresciano Francesco Milanesi nella requisitoria del processo a carico dell’ex capo dell’Associazione nazionale magistrati, ora in pensione, accusato di rivelazione e utilizzo di segreto sui verbali della “Loggia Ungheria” resi dall’avvocato esterno dell’Eni Piero Amara.

“Sarebbe consolante – ha detto Milanesi – affermare che si sia trattato di una mera superficialità della persona coinvolta o della scarsa ponderazione degli interessi codisciplina stituzionali coinvolti. Purtroppo il dibattimento ha dato una risposta diversa”, chiedendo quindi la condanna ad un anno e quattro mesi di prigione, pena sospesa. “Che bisogno c’era di fornire al singolo membro del Csm una mole di informazioni così elevata rispetto all’indagine in corso? Se il tema era la gestione del rapporto su come muoversi per ‘riportare quel procedimento sui binari della legalità, che necessità c’era di dare delle trascrizioni e delle registrazioni? Si è scelta una via privata a un problema pubblico”, ha aggiunto Milanesi.