Riflessioni condivise da Confedercontribuenti sulla classe dirigente che governa l’Italia


In generale la sensazione è che abbiamo una classe dirigente più mediocre del passato. E non lo scrivo solo perché ieri ho ascoltato le banali considerazioni finali del Governatore della Banca d’Italia Visco e subito ho avuto la nostalgia di quando la Banca d’Italia era la Banca d’Italia, guidata da autorevoli personalità, capace di costituire un pilastro del sistema Paese. Quando insomma le considerazioni finali erano talmente piene di senso da tracciare i confini del dibattito politico. Non come oggi, insomma. Lo scrivo anche perché in tutti i settori avvertiamo la difficoltà di avere una generazione di burocrati, dirigenti, manager e politici che ci sappia far fare il salto di qualità. Manca sovente quella cultura istituzionale che ha permesso tra mille divisioni all’Italia di tornare grande nel dopoguerra. Inutile aspettarsi i miracoli dal singolo Governo.