Ricerca: Pistoia, scarti del miele e agrumi come diserbanti

Roma, 9 giu. (askanews) - Ridurre le perdite agroalimentari nei vari passaggi della filiera agricola dalla produzione alla distribuzione, incrementare il recupero delle eccedenze di cibo per migliorarne la distribuzione e l’accesso, favorire la prevenzione dello spreco alimentare a livello domestico e fuori casa, promuovere l’adozione di un’alimentazione sana e sostenibile di cui è modello esemplare la Dieta mediterranea per garantire a tutti l’accesso regolare a cibo sano e nutriente e tutelare le fasce di popolazione impoverite dalla pandemia. Sono queste le quattro azioni cruciali secondo Cia-Agricoltori Italiani, contro lo spreco alimentare e punti chiave del suo contributo al documento di visione e impegno, presentato oggi dal Dialogo nazionale patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri per il Food System Summit 2021, a Roma dal 26 al 28 luglio. Nello specifico, infatti, Cia fa parte del Gruppo di lavoro “Perdite, eccedenze, spreco e Dieta mediterranea”, promotore del Dialogo Nazionale organizzato dalle Università di Teramo e di Bologna con AG.R.A.R.I.A (Rete di 25 Atenei che ospitano didattica in campo agroalimentare) e coordinato dal professore Andrea Segrè nell’ambito del tavolo Filiere Agroalimentari del Maeci. La scheda Cia su visione e impegno del sistema agroalimentare italiano, porta l’attenzione su temi come: difesa da patogeni e parassiti, post-raccolta, conservazione, trasporto e logistica. E ancora, su normative e incentivi, sulla centralità di una puntuale educazione alimentare nelle scuole e una costante e mirata, campagna di comunicazione per stimolare l’adozione di modelli di produzione e consumo responsabile, ancora di più dopo la pandemia. Cia intende, così, rilanciare la necessità di promuovere l’agricoltura 4.0 e la meccanizzazione; una migliore organizzazione delle relazioni di filiera, soprattutto di prodotti deperibili come l’ortofrutta, allargandole al sistema dei trasporti e della logistica; puntare sugli accordi interprofessionali per il contrasto delle perdite e su interventi economici e organizzativi in grado di esaltare la capacità della buona agricoltura verso pratiche di riuso, riciclo e valorizzazione degli scarti. L’accento, inoltre, anche sugli aspetti normativi con l’input ad aggiornare norme di commercializzazione Ue per contenere la formazione di eccedenze di prodotto. Sensibilizzare istituzioni e cittadini, resta per Cia un’azione costante, sostenuta dalla consapevolezza del valore rappresentato dall’agroalimentare Made in Italy, la cui qualità trova sintesi nella Dieta mediterranea. Infine, il richiamo all’adozione della strategia Farm to Fork del Next Generation Eu per dimezzare entro il 2030 lo spreco alimentare procapite, nella vendita al dettaglio e da parte dei consumatori. Dare seguito alla politica comunitaria potrà favorire una maggiore armonizzazione e collaborazione tra gli Stati membri su questo fronte, anche rispetto al preoccupante incremento dei livelli di povertà per effetto dell’emergenza Covid.


Parte dai vivai Giorgio Tesi Group una sperimentazione di un sistema innovativo di diserbo ecologico che impiega un additivo brevettato di origine naturale, composto con scarti della lavorazione del miele, agrumi e vapore acqueo, che viene erogato a temperature fino a 140° sulle infestanti erbacee, le quali subiscono uno shock termico letale. I risultati sono stati soddisfacenti, dimostrandosi una valida alternativa all’utilizzo di glifosati: le piante infestanti sono risultate essiccate in meno di 24 ore senza il rilascio di nessuna sostanza fitotossica, dimostrando l’efficacia del dispositivo durante il periodo di prova in vivaio. Si tratta di una pratica che, personalizzata per le esigenze del settore vivaistico, potrà essere utilizzata su largo spettro di produzione. Questa iniziativa nasce dalla collaborazione fra Herbeeside e Giorgio Tesi Group, due “Green Heroes”, rete di aziende italiane virtuose innovatrici e innovatori verdi.
“Siamo felici di collaborare con Giorgio Tesi Group, leader nel settore vivaistico per la continua ricerca e innovazione verso una produzione sempre più sostenibile. Il sistema Herbeeside è 100% naturale, non inquina in quanto totalmente derivante da eccedenze di lavorazioni alimentari, nutre il terreno senza danneggiare gli insetti impollinatori con sostanze fitotossiche e nutrendoli con sostanze altamente zuccherine. Agisce tramite shock termico sulle foglie danneggiando anche l’apparato radicale della pianta infestante, eliminandola e ritardando la germinazione dei semi presenti nel suolo creando le condizioni ideali per lo sviluppo di micorrize, funghi che vivono in simbiosi con le radici delle piante, stimolandone la crescita”, spiega Eugenio Cavalli, fondatore di Herbeeside. “Il tema della qualità e sostenibilità della nostra produzione è stato sempre al centro delle strategie volte alla crescita della nostra aziendale – dichiara Fabrizio Tesi, legale rappresentante di Giorgio Tesi Group – tanto che siamo stati la prima azienda vivaistica italiana ad aver ottenuto la certificazione EMAS e confermato le certificazioni ambientali e di sistema di gestione aziendale più importanti. Con lo sviluppo delle nostre politiche ambientali, sviluppate in house dall’ufficio process innovation, vogliamo attivare strategie e interventi che, giorno dopo giorno, tutelino l’ambiente in maniera attiva e siano di ispirazione per l’intero settore. Questa collaborazione con Herbeeside è un esempio che ha dato risultati positivi, la volontà è proprio quella di partire da questa tecnica per integrarla in un sistema di difesa complesso che comprende, in merito al controllo della flora infestante, anche la pacciamatura e l’inerbimento artificiale”. (AGI)

COM/MAV