“Nelle scorse settimane, il successo registrato dalla straordinaria mobilitazione che ha permesso la raccolta firme in tempi record per il referendum sulla cittadinanza ha impaurito molti. Siamo passati in poco tempo da ‘non ce la farete mai’ a ‘è troppo facile così’. Questo rivela che c’è qualcosa di profondo che non funziona e di profondamente radicato nella storia di questo Paese: fottere la volontà popolare quando questa segue vie che sfuggono al controllo delle principali forze politiche”. Lo ha detto il segretario di +Europa, Riccardo Magi, intervenendo al XXI Congresso dell’Associazione Luca Coscioni.
“Nei prossimi mesi – pronostica – avremo due fronti di lotta comune: il primo sarà la difesa in tutti modi della conquista della firma digitale tramite Spid per i referendum, che evidentemente ha suscitato preoccupazione in chi oggi vuole impedire che siano promossi nuovi referendum, il secondo sarà quello del giudizio di ammissibilità della Corte costituzionale che rischia di mortificare in modo definitivo la speranza nella democrazia che queste iniziative rappresentano”.
“Dobbiamo sollevare questa questione in vista del giudizio di ammissibilità – riprende Magi – altrimenti sarà inchiodato il coperchio della bara sul referendum e su quel pezzo importante di democrazia partecipativa e di Costituzione che rappresenta il referendum”. (AGI)
BAL