“I ritardi nei pagamenti dell’assegno di inclusione, le sospensioni e la mancanza di una piattaforma efficiente e trasparente stanno buttando in un limbo di disperazione centinaia di migliaia di italiani. A un anno dalla riforma del governo Meloni che ha archiviato il reddito di cittadinanza la povertà è in vertiginoso aumento come testimoniato dai recenti dati Istat che vedono addirittura un cittadino su dieci vivere in una condizione di povertà assoluta”. Lo afferma in una nota Pasquale Tridico, capo delegazione del Movimento 5 stelle al Parlamento europeo.
“La piattaforma Siisl che dovrebbe migliorare l’accesso al mondo di lavoro fa acqua da tutte le parti e molti occupabili non hanno finora partecipato a nessun corso di formazione ingrossando le fila del lavoro in nero e mal pagato. Inoltre, le misure che hanno sostituito il reddito di cittadinanza hanno ampi margini di discrezionalità e di arbitrio inaccettabili, in tutti i Paesi europei queste misure sono universali, in Italia il governo Meloni ha introdotto invece criteri non reddituali, ma categoriali e discriminanti. Questo fallimento non è solo frutto di incompetenza e indifferenza nei confronti di chi vive una situazione di povertà, ma risponde a un preciso disegno politico, quello di fare cassa sui poveri e accontentare i falchi dell’austerity tagliando silenziosamente lo stato sociale”, aggiunge Tridico. (AGI)