Il Consiglio dell’Ue ha imposto misure restrittive a nove individui e un’entità responsabili di atti che costituiscono gravi violazioni e abusi dei diritti umani nella Repubblica Democratica del Congo e per aver sostenuto il conflitto armato, l’instabilità e l’insicurezza nella regione orientale.
Nel dettaglio, l’Ue ha aggiunto nella blacklist due leader del Movimento 23 Marzo/Esercito rivoluzionario congolese (M23/Arc), un gruppo armato non governativo che opera nella RDC orientale, vale a dire il suo segretario esecutivo, Benjamin Mbonimpa, e il generale di brigata Justin Gacheri Musanga.
Nell’elenco dei sanzionati vi sono inoltre il vice comandante Pierre Celestin Rurakabijem e il comandante Gustave Kubwayo delle Forze democratiche per la liberazione del Ruanda – Forces Combattantes Abacunguzi. Per l’Ue questi movimenti sostengono il conflitto armato, l’instabilità e l’insicurezza nella RDC, in particolare incitando alla violenza. Inoltre, sono responsabili di gravi violazioni dei diritti umani, tra cui omicidi, violenza sessuale e attacchi contro i civili, nonché reclutamento di bambini.
Nel complesso, le misure restrittive dell’Ue relative alle violazioni dei diritti umani e all’ostruzione elettorale nella RDC si applicano ora a un totale di 31 individui e un’entità. Quelli designati sono soggetti a un divieto di viaggio e a un congelamento dei beni. Inoltre, ai cittadini e alle aziende dell’Ue è vietato mettere a loro disposizione fondi. (AGI)