È stata una figura di primo piano dell’Italia repubblicana, parlamentare del Pci per cinquantatré anni e, soprattutto, prima donna a capo di una delle tre più alte cariche dello Stato, la presidenza della Camera dei deputati, dal 20 giugno 1979 al 24 aprile 1992. Nilde Iotti è la protagonista dello speciale di Enrico Salvatori per “Italiani”, riproposto da Rai Cultura a 25 anni dalla scomparsa, avvenuta il 4 dicembre 1999, mercoledì 4 dicembre alle 12.00 su Rai Storia. Oltre alla presidenza della Camera, Nilde Iotti ha avuto altri primati nella sua storia politica: un mandato esplorativo per la formazione di un governo, nel 1987, ed è stata molto vicina all’elezione come Presidente della Repubblica nel 1992. Si parla anche del suo sodalizio privato e politico con Palmiro Togliatti, leader del Partito Comunista Italiano, che conosce in Parlamento ai tempi della Costituente. Un rapporto che la segna in modo duplice: da una parte, come “donna del capo”, è per questo dileggiata dentro e fuori il Partito Comunista; dall’altra, questo rapporto le consente di apprendere molto e maturare una sua concezione politica orientata in particolare alle battaglie dei diritti civili, a cominciare dall’approvazione della legge per il divorzio e la parità dei diritti tra i coniugi, che scaturirà nel nuovo Diritto di Famiglia (1975). Testimoniano della figura di Nilde Iotti la figlia adottiva Marisa Malagoli Togliatti, Marisa Cincari Rodano, Livia Turco (presidente della Fondazione a lei intestata), Lalla Trupia, le storiche Fiorella Imprenti e Luisa Lama, e il suo segretario alla presidenza della Camera, Giorgio Frasca Polara. Lo speciale, attraverso interviste televisive rare – come quella a “Bontà loro” nell’ottobre 1977 e a “Pronto, Raffaella?” nel gennaio 1984 – tratteggia il ritratto di una personalità unica e centrale della storia dell’Italia del dopoguerra. (AGI)