Di Franco La Magna – critico cinematografico
ALLA RICERCA DEL SEDUTTORE: “LA RAGAZZA CON LA PISTOLA” di Monicelli, su la La7 in seconda serata.
Divertente e “pedagogica” commedia di Mario Monicelli (uno dei grandi padri della “commedia all’italiana”) “La ragazza con la pistola” (1968), oggi alle 23,30 su La7. Interprete una strepitosa Monica Vitti nei panni di Assunta Patanè, giovane donna sicula che parte dal profondo Sud per raggiungere l’Inghilterra, uccidere il proprio seduttore e vendicare il suo onore perduto. In contatto con la nuova realtà la donna riuscirà, tuttavia, a sottrarsi alla débacle morale ed esistenziale recidendo i legami con la terra d’origine, eliminandola anche definitivamente dalle rotte geografiche. Alla fine, dopo tragicomiche avventure, Assunta si emanciperà dal sinistro e lignificato costume meridionale diventando “una donna moderna e spregiudicata che alla vendetta oppone maturità di giudizio e indipendenza morale e intellettuale” scegliendo l’Inghilterra per la rinascita della propria vita. Chiara l’intenzione pedagogico-culturale del film con liberazione dai malefici usi e costumi siciliani attraverso un processo di amalgamazione e assorbimento culturale, salvo (ma non è il caso di Assunta) a rientrare nella abominevole tipicità caratteriale riaccostandosi ai luoghi natii generatori di “anormalità”, ghetti di devianza e di diversità (vedi “Mafioso” di Lattuada, “Come una rosa al naso” di Franco Rossi, “Mimì metallurgico ferito nell’onore” di Lina Wertmuller, ecc…, tutti film che descrivono una realtà immodificabile avvalorandone una visione metastorica e antidialettica, con scene madri degne del peggior melodramma che finiscono per fornire un alibi psicologico perfetto, la creazione di una riserva di umanità anormale “nella quale si preferisce vedere concentrati quei vizi che un errato sviluppo storico ha generato”: essere non siciliano, trovarsi al di fuori della Sicilia (o dal meridione), vuol dire in ultima analisi stare dentro la civiltà. Una visione, ahimè, ancor oggi non del tutto scomparsa e viva soprattutto in talune civilissime regioni del Nord Italia (ogni riferimento a a fatti o persone non è affatto casuale).